Spazzolino elettrico contro quello normale: qual è il migliore? Eccolo

Negli ultimi tempi è esplosa la moda dello spazzolino elettrico: ma che differenze ci sono con quello tradizionale? Uno sembra essere meglio dell’altro, scopriamo insieme quale è dei due.

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L’igiene orale è assolutamente importante da mantenere e per farlo serve lavarsi bene i denti almeno due-tre volte al giorno. Ma se fino a qualche anno fa l’unica opzione era lo spazzolino normale, adesso abbiamo anche una seconda scelta: lo spazzolino elettrico. Il dibattito su che cosa sia meglio usare tra i due è ancora in corso, e la risposta non è scontata. Vediamo insieme quale tipo di spazzolino è meglio usare per assicurare la salute dei nostri denti.

Lavarsi bene i denti sembra un’azione semplice ma tante persone ancora non sanno farlo nel modo corretto oppure non lo fanno abbastanza per prevenire carie, gengiviti o – nel peggiore dei casi – la perdita dei denti. Ecco perché eseguire quest’operazione con attenzione è essenziale. Ad aiutarci sono arrivati gli spazzolini elettrici che fanno gran parte del lavoro per noi, assicurando una spazzolatura dei denti al di là dell’abilità di ognuno. Sempre più persone stanno passando dallo spazzolino normale a quello elettrico e anche i dentisti lo consigliano ma, al di là dell’entusiasmo per la tecnologia, ci sono prove che lo spazzolino elettrico funzioni meglio di quello normale? Vediamo insieme i dati scientifici.

Spazzolino elettrico vs normale, quale è meglio?

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Gli spazzolini tradizionali esistono da tempi antichissimi, basti pensare che il primo spazzolino rudimentale della storia risale addirittura nel 3000 a.C.: era un bastone da masticare, semplicemente composto da un ramoscello con un finale sfilacciato.
Negli anni, diversi popoli hanno usato molti tipi di piante diverse come l’Azadirachta indica o i rametti dell’albero di banana. O ancora, l’uso di diversi metodi come il bicarbonato di sodio o il gesso sfregati contro i denti, oppure sfregandoci pannocchia di mais e sale.
I metodi per l’igiene orale sono stati i più svariati fino a che verso la fine del 1700 in Inghilterra si è iniziata la produzione in serie dello spazzolino a cui è seguita, nel 1885, una vera e propria produzione di massa in America. Il design di questo spazzolino era decisamente avanzato: il manico era in osso con dei fori in cui erano inseriti peli di cinghiale siberiano come setole.

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Con l’avvento della plastica è esploso il boom degli spazzolini, ma la tecnologia ha portato a fare un passo ancora più avanti: lo spazzolino elettrico. Sebbene il primissimo modello risalga al 1954, anno in cui fu concepito in Svizzera dal Dott. Philippe-Guy Woog, il nuovo oggetto non ha attirato da subito l’attenzione del mercato. Il boom di vendite invece è iniziato verso la fine degli anni ’90, quando ha iniziato a soppiantare quello “normale”.
Esistono diversi studi a sostegno della sua efficienza, anche se molti di questi sono stati fatti dalle stesse aziende produttrici.

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Spazzolino elettrico: le ricerche

Un esempio di ricerca senza conflitto di interessi è quella condotta nel 2014 dall’organizzazione no-profit Cochrane che ha revisionato 56 studi sul confronto tra spazzolino elettrico e quello manuale. I dati raccolti sono stati incoraggianti: dopo solo un mese di utilizzo dello spazzolino elettrico si è verificata una riduzione dell’11% della placca e una riduzione del 6% della gengivite; dopo 3 mesi di utilizzo la riduzione della placca è stata del 21% e quella della gengivite dell’11% (qui il link).

Anche un altro studio imparziale pubblicato su ResearchGate, molto più recente (è del novembre 2020), conferma la tesi. Quattro ricercatori dell’Università di Greifswald sono arrivati alla conclusione che la pulizia dei denti è più completa se effettuata con uno spazzolino elettrico. Il campione di 2818 persone prese in considerazione nello studio ha registrato il 20% in meno di perdita di denti durante il follow-up durato 11 anni utilizzando lo spazzolino elettrico invece di quello manuale.

Lo spazzolino elettrico sembra quindi essere quello migliore, anche se va ricordato sempre di utilizzarlo nel modo giusto: le testine vanno cambiate ogni due-tre mesi a seconda del produttore e il movimento di spazzolatura dei denti non deve durare mai meno di due minuti.

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