“Nessuna prova che Omicron sia più pericolosa” ma i sindaci reclamano l’obbligo di mascherine all’aperto

Dal 6 dicembre i no vax saranno in semi lockdown con l’introduzione del Super Green Pass. Ma i sindaci non si sentono ancora al sicuro e chiedono più restrizioni.

Getty Immages/Emanuele Cremaschi

Il Super Green Pass – in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio – non è ancora abbastanza. I primi cittadini di molti capoluoghi chiedono al Governo che sia ripristinato l’obbligo, per tutti, d’indossare la mascherina anche all’aperto. A presentare formalmente la richiesta a Palazzo Chigi è stato il sindaco di Bari – e presidente Anci – Antonio Decaro: “I sindaci chiedono al Governo di valutare l’opportunità di rendere obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio. Sono i giorni del Natale dove per lo shopping, per la voglia giustamente di stare insieme e di fare comunità, nelle nostre città c’è maggiore possibilità di assembramento. Se ci fosse un provvedimento nazionale, come abbiamo spiegato al Governo, sarebbe tanto di guadagnato, perché daremmo un segnale unico a tutto il Paese”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità e tutti gli esperti, da mesi, ribadiscono che anche dopo il vaccino è comunque possibile infettarsi e contagiare. Non ci si può affidare al centro per cento neppure agli esiti dei tamponi poiché gran parte dei test antigenici possono dare risultati fallaci. pertanto è opportuno non abbassare mai la guardia e continuare a rispettare le norme anti Covid distanziamento e mascherina anche all’aperto nei luoghi affollati. Inutile puntualizzare che, specialmente durante le festività, complice la corsa ai regali, i centri cittadini diventano assembramenti a cielo aperto. De caro ha proseguito: “Usare la mascherina anche all’aperto, significa abbattere almeno del 50% la possibilità di diffondere il virus. Noi sindaci stiamo valutando caso per caso se è opportuno rafforzare l’utilizzo della mascherina in alcune zone cittadine. E insieme all’individuazione delle aree bisogna accompagnare, come ci ha ricordato la ministra Lamorgese, i controlli da parte delle forze dell’ordine“.  Il Ministro Lamorgese ha recentemente rassicurato chi ha sollevato il problema dei controlli dall’entrata in vigore del Super Green Pass. Il capo del Viminale ha riconfermato la linea inflessibile contro i trasgressori.

Al roblema degli assembramenti natalizi e dei controlli si aggiunge un’altra variabile, anzi, un’altra variante: la variante Omicron del Covid. Si tratta di una variante scoperta in Sud Africa con ben 32 mutazioni. La aura più grande degli esperti è che possa sfuggire ai vaccini attualmente in uso in Europa. Molti potrebbero essere , d’altro canto, indotti a non vaccinarsi o a non fare la terza dose pensando che, intanto, è inutile vaccinarsi se in circolazione c’è una variante nuova. Lo stesso professor Giorlandino – drettore sanitario di Altamedica – ha dichiarato apertamente che questi vaccini non funzionano più.  Su questo punto è intervenuto il professor Roberto Burioni, virologo presso il San Raffaele di Milano. L’esperto – nella consueta ospitata a Che Tempo Che Fa, sulle reti Rai – ha sostenuto l’esatto opposto del collega Giorlandino: “La capacità di sfuggire alla risposta immunitaria e alle difese suscitate dal vaccino è dovuta al fatto che sul genoma di questa variante ci sono numerose mutazioni. Ma sono ragionamenti fatti sulla carta, non c’è alcun dato sperimentale che ci dica che questa variante possa sfuggire alle vaccinazioni“. Dunque anche Burioni, in teoria, non nega che un vaccino tarato sulla variante Alpha del virus potrebbe non funzionare – almeno sulla carta – su una variante diversa. Ma prosegue: “Se la variante prendesse piede ci potrebbe essere una minore efficacia del vaccino. Ma noi sappiamo che questo vaccino induce un’immunità estremamente robusta contro le forme gravi della malattia. Per cui mi sento di ripetere ciò che hanno detto i ricercatori sud africani è probabile che il vaccino fornisca una protezione efficace anche contro la forma grave di questa variante“. In parole povere Burioni ammette che il vaccino potrebbe non funzionare ma nel dubbio – suggerisce il medico – sempre meglio vaccinarsi.

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