A Natale non entriamo nelle case di chi non si vaccina e non invitiamoli, facciamoli sentire fuori luogo, dice Lopalco

Si continua a parlare delle imminenti festività natalizie che ci attendono e gli esperti suggeriscono quali accorgimenti adottare per limitare il rischio di contagio.

Getty Immages/Sean Gallup

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 10.544 unità. Da ieri 48 morti e 5889 guariti. I casi attualmente positivi salgono a 137.130, +4617 rispetto a ieri. Aumentano ancora i ricoveri: 4145, +57 mentre in terapia intensiva 512 assistiti, +9 da ieri.

A Natale non facciamo i buoni: non facciamo entrare i no vax

Il Natale si avvicina e, parallelamente, nonostante quasi il 90% della popolazione sia ormai vaccinata con due dosi, i contagi di Covid tornano a salire. le previsioni del Governo e dei medici non sono delle migliori. Un concetto ormai è chiaro: vaccino o no, non siamo ancora fuori dalla pandemia e, dunque, anche durante le feste non dobbiamo abbassare la guardia. C’è chi consiglia di festeggiare con pranzi e cene su Skype come il virologo Fabrizio Pregliasco e chi, invece, suggerisce di selezionare le persone da frequentare in base al criterio vaccinato o non vaccinato. A proporre questa soluzione è l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco. Lopalco – intervistato dal Corriere della Sera – ha dichiarato: “Non entrate nelle case di chi non è vaccinato. Bisognerebbe comportarsi come se esistesse un Green Pass dei piccoli circuiti sociali. Se invito da me, i non vaccinati non entrano. Se sono io ad essere ospite, mi accerto che i convitati siano muniti di passaporto verde, altrimenti mi dispiace, non vado. Un modo di far sentire i no vax fuori luogo, la loro presenza sconveniente. Un po’ come succedeva con l’introduzione del divieto di fumo”.

La soluzione sembra un po’ complicata anche perché all’interno della medesima famiglia possono esserci soggetti vaccinati e non. Addirittura all’interno di una coppia uno potrebbe essere vaccinato e l’altro no. Forse allora potrebbe essere più opportuno esigere da tutti gli invitati il certificato di un tampone negativo fatto poche ore prima di entrare in casa nostra. L’epidemiologo ribadisce l’importanza di continuare a rispettare le misure di sicurezza per prevenire i contagi. Dunque – vaccinati e non – è bene continuare ad indossare la mascherina anche all’aperto in caso di luoghi molto affollati come le vie dello shopping e igienizzare spesso le mani. “Nessun problema, quindi, a fare shopping, purché sia con la mascherina, e all’uso dei mezzi pubblici previa igienizzazione delle mani prima di entrare e dopo essere scesi” – le parole dell’esperto.

Quanto sta accadendo in Gibilterra – dove si contano quasi 500 nuovi casi al giorno nonostante il 99% della popolazione sia vaccinata – dimostra che il vaccino a molto ma non impedisce del tutto di contrarre il Covid né di trasmetterlo ad altri. E come comportarsi con baci, abbracci e strette di mano tipiche di questo periodo? Anche su questo aspetto secondo Lopalco le buone maniere, talvolta, vanno messe da parte in nome della propria sicurezza:” Mai la stretta di mano a uno sconosciuto anche se la porge e, non restituendo il gesto, passiamo da maleducati. Una buona regola, chiosa, potrebbe essere quella di tenere la boccetta di igienizzante in tasca”. 

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