“Pranzo di Natale? Quest’anno fatelo su Skype”, dice il professor Pregliasco

Festività non solo all’insegna della prudenza ma pure della distanza. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco meglio vedere amici e parenti solo attraverso Skype.

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 4866 unità. Da ieri 50 morti e 3400 guariti. Tornano a salire i casi attualmente positivi: 76.778, +1413 rispetto a ieri. I ricoverati invece scendono 2609, -6 mentre in terapia intensiva 347 assistiti, +6 da ieri.

Pregliasco: “Natale sì ma su Skype”

Le vacanze estive, bene o male, ormai sono passate. Ora la domanda che si milioni di italiani è: come sarà il Natale che ci attende? Potremo tornare a festeggiare con amici e parenti, abbracciarci, pranzare e cenare gomito a gomito senza mascherina? La risposta è no. Qualche giorno fa il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, congiuntamente ad alcuni dei maggiori esperti, hanno precisato che le prossime festività, seppur con maggior tranquillità, dovremo trascorrerle ancora con mascherina e distanziamento sociale. A cui, quest’anno, si aggiunge anche il green Pass qualora si debbano prendere aerei, treni ad alta velocità o si decida di mangiare in un ristorante al chiuso.

Tuttavia c’è chi non approva troppa libertà e ottimismo, specialmente visto che, negli ultimi giorni, casi positivi e ricoveri hanno ricominciato a salire. Il professor Fabrizio Pregliasco, virologo presso il San Raffaele di Milano, invita tutti a fare ancora per quest’anno un piccolo sacrificio rinunciando ai grandi festeggiamenti. ospite della trasmissione radiofonica Un giorno da Pecora su Rai Radio Uno, l’esperto ha spiegato: “I pranzi di Natale numerosi sarebbe meglio rimandarli all’anno prossimo. Per quest’anno meglio fare su Skype o su Zoom”. Insomma, secondo il medico, nemmeno mascherina e distanziamento sociale sono sufficienti nonostante il vaccino: meglio abbracciare i nostri familiari solo virtualmente attraverso le piattaforme online. Eppure la situazione dovrebbe essere ben diversa visto che la maggior parte della popolazione ha già ricevuto due dosi del vaccino anti Covid. Tuttavia, come ha recentemente spiegato l’altro virologo milanese, il professor Roberto Burioni, il vaccino non funziona al 100%.

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