E’ ricco e ha troppi soldi in casa: entrano 4 estranei e prendono in ostaggio un’intera famiglia, a Treviso

Erano in quattro e hanno fatto irruzione nella villetta di Giancarlo Miotto minacciandolo e tenendo in ostaggio la famiglia per un bottino da capogiro.

Giancarlo Miotto ex proprietario della Miotto Generale Petroli, a 79 anni ha ricevuto una “visitina” da un gruppo di quattro uomini armati che hanno fatto irruzione nella sua villetta di Mogliano Veneto, in provincia di Treviso per derubarlo. I ladri sono probabilmente entrati dalla finestra della cucina della villa e sono andati incontro all’imprenditore veneziano, pistole alla mano, e con delle precise richieste “mi sono arrivati incontro questi uomini, vestiti di nero, incappucciati. Due di loro erano armati, hanno alzato le pistole e mi hanno detto di obbedire” ha dichiarato Miotto, che ha aggiunto “hanno preso mia moglie, minacciandola in maniera decisa, le hanno fatto disattivare l’allarme della prima cassaforte e se la sono fatta aprire. Poi minacciandoci hanno puntato al caveau”. Oltre alla moglie Irina di 51 anni e loro figlia di 7, i ladri hanno preso in ostaggio per quella mezz’ora da incubo, anche i due domestiche e la nipote di Miotto, che ha iniziato a piangere disperata “Se non la fa stare zitta la sistemiamo noi. Obbedisca altrimenti spariamo” la risposta della banda. A questo punto per l’imprenditore non c’è stato nulla da fare, ha guidato i ladri verso la cassaforte e il caveau e gli ha consegnato tutto quello che c’era dentro: oro, gioielli, contanti, ma anche capi d’abbigliamento e borse firmate per un bottino che si attesta intorno al milione di euro.

rapina petroliere
La villa di Miotto

Non appena hanno messo le mani sulla refurtiva i ladri sono usciti velocemente all’esterno, dove probabilmente li aspettava qualcuno che faceva da palo, come ha sospettato anche Miotto viste le chiamate che i ladri ricevevano durante il colpo, e sono scappati via dalla villetta al 74 del Terraglio. Al caso lavorano i carabinieri del comando provinciale di Treviso, i quali sono già entrati in possesso delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza e hanno già degli indizi da seguire in quanto Miotto ha affermato che i ladri erano probabilmente stranieri “Con noi parlavano italiano ma tra di loro comunicavano in un’altra lingua, forse in albanese”. Per l’ex petroliere questa disavventura si va a sommare ad una situazione già di per sé ostica, in quanto la sua società a causa degli eccessivi debiti è attualmente in liquidazione e il prossimo 21 dicembre ci sarà un’udienza in tribunale con i creditori. Quasi la stessa disavventura è capitata a Wanda Nara e suo marito Icardi, rapinarti nella loro casa di Parigi poco tempo fa.

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