Covid, i contagi salgono, vietiamo la scuola ai bambini non vaccinati, dice Pregliasco

Il professor Fabrizio Pregliasco propone un’ulteriore stretta su chi rifiuta il vaccino anti Covid.

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 5144 unità. Da ieri 44 morti e 3510 guariti. I casi attualmente positivi salgono a 120.875, +1645 rispetto a ieri. Crescono anche i ricoveri: 3808, +161 mentre in terapia intensiva 475 assistiti, +17 da ieri.

“Niente scuola per i bambini non vaccinati”

Da qualche settimana i contagi di Covid sono tornati a salire così come i ricoveri sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive. La situazione, per il momento, è ancora sotto controllo ma gli esperti premono su due fronti: inoculare a tutti la terza dose e vaccinare i bambini. Gli Stati Uniti sono già partiti con le iniezioni ai bimbi della fascia 5-11 anni; in Italia si potrebbe partire da dicembre. Tuttavia ci si dovrà scontrare contro lo scetticismo – e i timori – di parecchie mamme e papà. Così, come per indurre tutti a fare la terza dose, qualcuno ipotizza di ritirare il Green Pass per chi rifiuterà, il professor Fabrizio Pregliasco ha escogitato un altro modo per spingere i genitori a far vaccinare i propri bambini. Il virologo del San Raffaele di Milano – intervistato da Affari Italiani – ha dichiarato: “Sarà importante vaccinare almeno la metà della fascia 5-11 per tenere aperte le scuole ed evitare il ritorno alla didattica a distanza e la diffusione della malattia. Non si può escludere che si decida di vietare la scuola per i bambini non vaccinati”.

Il punto è che a 5 anni un bimbo non decide per sé, né in un senso né in un altro. pertanto a non poter più andare a scuola non saranno i bambini no vax ma – a conti fatti – i bambini figli di genitori no vax. Il medico si esprime senza mezzi termini e senza indugi a favore delle inoculazioni anche sui bambini piccoli. Qualche mese fa aveva sostenuto che sarebbe opportuno iniziare a vaccinarli già a 6 mesi: “In questo momento ritengo opportuno e necessario vaccinare anche questa fascia d’età, visto che la variante Delta coinvolge maggiormente i giovanissimi. Anche per loro non è più una passeggiata il Covid: sotto i 18 anni abbiamo avuto 350 casi di ricoveri in terapia intensiva e 33 decessi, circa l’1% dei contagiati” – ha concluso l’esperto milanese.

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