“Scordatevi un Natale normale. La terza dose potrebbe non essere l’ultima”

Guido Rasi, consulente del generale Paolo Francesco Figliuolo, interviene sulla questione del vaccino per i bambini e parla anche di come sarà il prossimo Natale.

Getty Immages/Gianluca Panella

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono aumentati di 8544 unità. Da ieri 53 morti e 4033 guariti.  I casi attualmente positivi salgono a 115.112, +4453 rispetto a ieri. I ricoveri salgono a 3597, +72 mentre in terapia intensiva 453 assistiti, +8 da ieri.

“Bisogna vaccinare i bambini”

Molto discusso il tema del vaccino anti Covid sui bambini. Negli Stati Uniti le vaccinazioni per i bimbi della fascia 5-12 anni sono già iniziate da qualche giorno. In Italia potrebbero prendere il via a partire da dicembre. I timori, tuttavia, non mancano. Sulla questione è intervenuto Guido Rasi, ex direttore dell’Ema e consulente del Commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. L’esperto ha cercato di rassicurare i milioni di genitori scettici e ha spiegato: “Vaccinare i bambini contro il Covid è importante per proteggerli dalla variante Delta, che li colpisce di più rispetto all’Alfa che prevaleva nelle ondate precedenti della pandemia di Coronavirus. La variante Delta in questa quarta ondata non risparmierà neanche loro”. Rasi ha puntualizzato che sulle dosi di vaccino per i più piccoli è in corso la valutazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali – l’Ema – mentre l’ente regolatorio statunitense, la Food and Drug Administration – Fda – ha già completato la valutazione indicando che la dose per i bambini è un terzo dell’attuale vaccino Pfizer e un decimo del Moderna. Rasi si sofferma anche su alcune mancanze strutturali che, purtroppo, per inesperienza ci sono state in questa lotta alla pandemia. Del resto si tratta di un virus del tutto nuovo che ha colto impreparato l’intero mondo, non solo l’Italia:  “Il problema vero è che per le scuole non è stato fatto niente di strutturale. Non è tanto una questione di classi affollate, quanto di gestione dei flussi in entrata e in uscita“- ha asserito l’esperto.

Ma il vaccino per i bambini non è l’unico tema caldo del momento. A farla da padrona è anche la questione della terza dose. Secondo le parole di alcuni scienziati tra cui la virologa Ilaria Capua, fare la terza iniezione è fondamentale ma la si può anche sentire in termini di effetti collaterali. Secondo il professor Matteo Bassetti – direttore delle Malattie Infettive presso il Policlinico San Martino di genova – non fare la terza equivale ad annullare i benefici delle prime due dosi. C’è chi, addirittura, per spingere la popolazione a farsi inoculare la terza vaccinazione “minaccia” di ritirare il Green Pass a chi si rifiuterà. Ma la domanda che affligge tutti o quasi è se la terza dose sarà davvero l’ultima. Secondo Capua no, dovremo vaccinarci ogni anno contro il Covid. E anche l’Ema già parla di una quarta dose. Di diverso avviso Rasi che, invece, ritiene che la terza dose dovrebbe essere l’ultima salvo imprevisti però: “Se non ci saranno altre varianti, con la terza dose dovremmo essere a posto“. Il Covid, tuttavia, è un virus RNA: si replica e produrre varianti fa parte della sua stessa natura. Infine Rasi spende due parole su un altro tema che  sta molto a cuore in questo periodo: le feste natalizie. Per il professor Fabrizio Pregliasco –virologo presso il San Raffaele di Milano – dovremmo limitarci ad auguri e brindisi via Skype. Rasi è un po’ più ottimista ma non troppo:  “Siamo molto a rischio, siamo in un equilibrio molto precario. Se saremo molto disciplinati in questo mese che rimane, potremo avere un Natale migliore di quello dell’anno scorso, ma normale direi di no”.

 

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