Dopo le proteste sul Green Pass in Senato arriva la mozione per sciogliere i partiti neofascisti

Dal Gruppo Misto nasce una mozione, dopo quella a marchio Pd, per lo scioglimento dei “partiti, movimenti e organizzazioni di matrice fascista” e di tutti i gruppi di chiara ispirazione fascista, tra i firmatari la senatrice Segre

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Liliana Segre / Getty images Giorgio Perottino

Durante la manifestazione contro il Green Pass che si è tenuta a Roma il 10 ottobre scorso, alcuni componenti di gruppi neofascisti come Forza Nuova hanno preso d’assalto la sede del Cgil e hanno fatto irruzione all’interno spaccando vetri e causando non pochi danni alla struttura. Il fatto, di per sè allarmante, ha scosso il Parlamento, e quasi all’unisono sono nate due mozioni per lo scioglimento dei gruppi fascisti e neofascisti ancora presenti nella politica italiana. La prima a firma Pd è stata presentata dai ministri Malpezzi e Parrini, ma non è stata approvata da Fratelli d’Italia, mentre una seconda petizione portata avanti dal Gruppo Misto che consta senatori di Leu e di Sinistra Italiana, e porta le firme di Buccarella, Errani, De Petris, Grasso, Ruotolo, Nugnes, La Mura, Laforgia, Fattori. Oltre a loro anche la senatrice a vita sopravvissuta all’olocausto Liliana SegreNel testo della petizione in apertura si legge “La Costituzione della Repubblica, come risposta agli orrori del Ventennio fascista, venne costruita con un impianto dichiaratamente antifascistae ancora ” con la XII disposizione transitoria e finale vieta infatti esplicitamente la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”; il documento continua con un riferimento alle leggi Mancino e Scelba che richiamano tali principi, e poi citando la risoluzione adottata dal Parlamento europeo il 25 ottobre 2018, il provvedimento 2018/2869 (RSP), che si rivolgeva a tutti gli Stati membri dell’Unione europea di garantire lo scioglimento di qualsiasi organizzazione e fondazione di matrice fascista e nazista, oltre che tutti i gruppi e partiti apertamente neofascisti e neonazisti.

Il documento del Gruppo Misto si chiude con una richiesta al Governo, ossia di impegnarsi nel combattere i reflussi fascisti quando questi si riorganizzano in gruppi politici, come era avvenuto in passato con Avanguardia Nazionale, nata dalle ceneri del partito fascista e sciolta forzosamente nel 1976 e Ordine Nuovo, andato incontro alla medesima fine nel 1973. Ad oggi, come sottolineato nella petizione, si richiede lo scioglimento in prima battuta dei nuovi gruppi dichiaratamente neofascisti che sono Forza Nuova, Casapuond e Lealtà Azione, e oltre a loro in secondo luogo di tutti i “movimenti politici artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana“, in nome dei valori antifascisti sui quali si fonda la Costituzione italiana. Loredana de Petris capogruppo di LeU e firmataria del documento ha dichiarato in merito: “Dopo gli assalti squadristi di sabato e la delirante rivendicazione di Forza Nuova che promette di proseguire su quella strada non si può più essere tolleranti. Bisogna agire, far rispettare la Costituzione e le leggi, sciogliere i gruppi fascisti”.

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