Green Pass per tutti lavoratori il 15 ottobre, se lo fate risparmiate dei soldi, dice Roberto Burioni

Il virologo del San Raffaele, Roberto Burioni, non molla la presa e continua a insistere affinché tutti si vaccinino contro il Covid.

Roberto Burioni Twitter

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 1516 unità. Da ieri 34 morti e 2184 guariti. I casi attualmente positivi scendono a 84.106, -702 rispetto a ieri. I ricoverati aumentano di 37 unità. Anche in terapia intensiva +10 pazienti da ieri

Burioni: no ai tamponi, sì al vaccino

A partire dal 15 ottobre tutti i lavoratori – sia del settore pubblico sia del privato – saranno obbligati a munirsi di Green Pass se vorranno poter continuare a lavorare e percepire lo stipendio. Situazione che, ormai da settimane, sta provocando manifestazioni di piazza e scioperi. Essere contrari all’obbligo di Green Pass non significa, di per sé, essere contrari al vaccino. Tuttavia chi non è vaccinato e non ha avuto il Covid, per ottenere il “lasciapassare” per entrare a lavoro dovrà sottoporsi a tampone ogni 72 ore in caso di test molecolare, ogni 48 ore in caso di tampone rapido. Questo significa che, nell’arco di una settimana, un lavoratore dovrà pagare di tasca propria almeno 3 tamponi. Una cifra non certo irrisoria su uno stipendio medio di un impiegato, un commesso, un operaio.

Sulla questione è intervenuto il virologo del San Raffaele di Milano, il professor Roberto Burioni. L’esperto ha voluto ricordare a tutti che se è vero che i tamponi costano, è altrettanto vero che l’alternativa gratuita c’èe si chiama vaccino. Dal suo profilo Burioni ha twittato: “Per avere il Green Pass ricordo che esiste una alternativa gratuita: vaccinarsi e godersi i soldi risparmiati con maggiore tranquillità”. In realtà ci sarebbe anche un’altra alternativa che fossero le aziende a farsi carico del costo dei tamponi per i dipendenti che non vogliono vaccinarsi. In Italia, per il momento, una sola azienda ha comunicato pubblicamente l’intenzione di seguire questa strada: NaturaSì, catena di supermercati specializzati in alimenti biologici. Infatti il professor Burioni, contrario a questa scelta, ha annunciato che non metterà mai più piede nei loro negozi.

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