I lavoratori contrari al vaccino non verranno licenziati, dice Mario Draghi, ma non prenderanno un euro

Con la firma del nuovo decreto legge del 16 settembre il Green Pass diventa obbligatorio per tutti i lavoratori e le conseguenze per i “ribelli” saranno davvero pesanti.

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Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 4552 unità. Da ieri 66 morti e 6549 guaiti. I casi attualmente positivi continuano a diminuire 114.271, -2071 rispetto a ieri. I ricoverati scendono a 3989, -29 e in terapia intensiva 525 assistiti, -6 da ieri.

Green Pass: chi non ce l’ha resta senza stipendio

Se ne parlava da tempo e il presidente del consiglio Mario Draghi non ha mai nascosto la sua propensione per una rotta del genere, oggi la conferma dopo l’approvazione del decreto legge da parte del Consiglio dei Ministri: il Green Pass diventa obbligatorio per tutti i lavoratori dipendenti, che siano pubblici o privati. Dopo le categorie più “calde” ossia chi lavora a stretto contatto con il pubblico come personale scolastico e personale sanitario, l’obbligo all’esibizione della certificazione verde è stato esteso a  tutte le categorie lavorative. Dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre -termine dello stato di emergenza- sarà obbligatorio mostrare il Green Pass per continuare a lavorare, fatta eccezione come è noto a chi, per motivi di salute, gode dell’esenzione; per tutti gli altri multe salatissime che andranno dai 400 ai 1500 euro. ma il premier Draghi non si ferma qui e, pur di indurre anche gli ultimi scettici a vaccinarsi, mette in campo tutte le armi: i lavoratori sprovvisti di patentino si vedranno sospendere lo  stipendio  fino a quando non si presenteranno con la certificazione. Nel decreto si legge comunque che i rapporti lavorativi non verranno interrotti ne ci saranno dei provvedimenti disciplinari a carico del lavoratore qualora non fosse vaccinato.

L’obbligo si applica anche ai dipendenti della Pubblica Amministrazione, agli impiegati degli uffici giudiziari e a tutti coloro che svolgono attività di volontariato o di formazione. A verificare la presenza di Green Pass saranno in linea di massima sempre i datori di lavoro, che possono avvalersi di personale dedito a questa specifica attività. Novità anche per il fronte tamponi, che restano a prezzi calmierati, quando non sono gratuiti, nel caso di soggetti fragili ed esenti dal vaccino; il Governo in questo ultimo decreto legge ha dato inoltre “parere favorevole a un emendamento al provvedimento in esame alla Camera che allarga a 72 ore la vigenza dei green pass con test molecolari”, mentre rimane a 48h la validità dei test rapidi.

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