In classe con la mascherina e Green Pass obbligatorio esteso anche ai lavoratori esterni, dice il Ministro

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi risponde alle domande sulla ripartenza ai microfoni di Rai 3 e afferma “l’obbligo vaccinale è l’extrema ratio e per i docenti senza Green Pass c’è la sospensione”

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In vista della imminente riapertura delle scuole il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha rilasciato un’intervista ad Agorà su Rai 3 e ha chiarito la posizione del ministero in merito alle scelte fatte su questo fonte: nessun passo indietro per quanto riguarda il Green pass obbligatorio per i docenti, il ministro ha dichiarato che circa il 92% del personale scolastico ha ricevuto almeno una dose e per i pochi che rimangono fuori dal conteggio scatterà la sospensione immediata, anche dello stipendio.

“La ripresa della scuola è una grande sfida” ma ad aiutarla ci sarà l’obbligo di Green Pass che sarà esteso “anche al personale esterno, come i lavoratori delle mense scolastiche o quelli che si occupano della manutenzione. Chi per lavoro entra nelle scuole deve essere soggetto alle stesse regole“. Il ministro precisa precisa che se l’estensione non dovesse andare in porto “valuteremo l’obbligo vaccinale“. Quanto all’uso della mascherina il ministro ha precisato che sarà obbligatoria per tutti. “In classe si tornerà con la mascherina” ha detto senza mezzi termini a Fanpage.

Infine riprendendo le norme varate dal protocollo di sicurezza firmato con i sindacati ad agosto il ministro conferma per ora l’obbligo di mascherina per tutti all’interno degli istituti e si dice fiducioso anche per quanto riguarda il tema dei trasporti: saranno garantite condizioni ottimali sui mezzi pubblici grazie all’aiuto dei prefetti. Il ministro si è espresso anche sul tema tamponi gratuiti, che dice saranno garantiti ai più fragili, e sul sovraffollamento delle classi, tema importantissimo in merito al quale ha dichiarato che il ministero sta affrontando il problema innanzitutto analizzando gli effettivi dati, e poi con uno specifico stanziamento di risorse soprattutto per gli istituti tecnici delle grandi città, i più “colpiti”. Ultima nota sulla DaD, il ministro dice che stiamo per lasciarcela alle spalle.

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