Donna positiva al Covid partorisce e fugge con il marito. Il bambino lasciato in ospedale “Abbiamo fretta”

Accade in Sicilia, a Palermo: partorisce e fugge dall’ospedale Cervello assieme al marito. La donna, no-vax e positiva, lascia il neonato ai sanitari che lo affidano poi alla nonna.

donna fugge ospedale
Getty Immages/Emanuele Cremaschi

 

Sabato 31 agosto, all’ospedale Cervello di Palermo, una donna positiva al Covid-19 è fuggita dalla struttura sanitaria due giorni dopo aver partorito. Sembrerebbe che il marito sia riuscito ad entrare eludendo la sorveglianza dei vigilanti. Il motivo di tale fuga non è chiaro, soprattutto dal momento che la donna non ha avuto particolari problemi durante il parto cesareo e che, avendo già firmato le dimissioni, i medici l’avevano messa in uscita. 

Stava aspettando la consegna del certificato e l’arrivo dell’ambulanza di biocontenimento che l’avrebbe riportata a casa in sicurezza, come da prassi. Data la situazione Covid-19 in cui ci troviamo, tutte le ambulanze vengono necessariamente sanificate ogni volta che sale a bordo un paziente risultato positivo. Un’attesa che la donna non ha “sopportato”: con l’aiuto del marito, è riuscita a fuggire dall’ospedale, sotto gli occhi increduli dei sanitari e lasciando il figlio in reparto.

La donna, secondo alcune testimonianze che l’hanno sentita durante i due giorni di ricovero, si era dichiarata no-vax. Dopo qualche ora dalla firma per le dimissioni, il marito è entrato in ospedale senza indossare la mascherina, entrando da un ingresso secondario e riuscendo a raggiungere il reparto e la stanza dove lo aspettava la moglie. Prima di entrare ha dichiarato “sono positivo e posso entrare”. I medici e gli infermieri hanno cercato inutilmente di dissuadere i coniugi. Entrambi, secondo i sanitari, avrebbero più volte ribadito che “non avevano più alcuna intenzione di aspettare. Dicevano che avevano a casa i bambini.”

Il neonato, abbandonato dalla madre in ospedale, è risultato essere negativo e in buona salute. È stato affidato dai sanitari del reparto alla nonna del piccolo, risultata anch’essa negativa. Ora marito e moglie rischiano una denuncia per epidemia colposa. Dopo che l’episodio è stato segnalato alla polizia, sono partite le indagini e una volante ha raggiunto i coniugi nella loro abitazione: erano sereni, in apparenza, e stavano trascorrendo la giornata come se nulla fosse accaduto. 

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