Accusavano i giovani di non voler lavorare: finiscono indagati per sfruttamento

Prestigiosa azienda veneta sotto inchiesta. In manette l’amministratore delegato e alcune alte cariche. Accusavano i giovani di non accettare le loro proposte di lavoro. 

grafica veneta inchiesta

Finite in manette ben 11 personalità di spicco di  Grafica Veneta Spa, azienda illustre nel campo editoriale sita a Trebaseleghe, in provincia di Padova. La società è divenuta famosa per la stampa di best seller come la saga di Harry Potter o la biografia di Obama. Tra gli arrestati anche  l’amministratore delegato e il direttore dell’area tecnica dell’azienda padovana:  Giorgio Bertan e Giampaolo Pinton. Secondo la Procura la prestigiosa azienda si avvaleva di metodi violenti per soggiogare e intimidire lavoratori. Gli operai venivano assunti con regolari contratti ma lavoravano anche fino a 12 ore al giorno, senza pause, ferie, né tutele. L’indagine era partita a seguito del ritrovamento di un operaio pakistano con le mani legate dietro la schiena ed è culminata nel blitz avvenuto nelle rime ore del 27 luglio che ha portato all’esecuzione di nove ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di pakistani accusati di  lesioni, rapina, sequestro di persona, estorsione e sfruttamento del lavoro, e agli arresti domiciliari per sfruttamento del lavoro nei confronti dei due dirigenti di Grafica Veneta.

L’azienda,qualche tempo fa, era balzata agli onori delle cronache perché i dirigenti sostenevano che, nonostante i giovani piangessero miseria e la crescente disoccupazione, loro non riuscissero a trovare dipendenti.  Nel 2018 il patron dell’azienda, Fabio Franceschi, raccontava: “La situazione è particolarmente critica nella fascia d’età dei ragazzi giovani: qualche ragazzotto che dà la disponibilità c’è ma poco dopo rinunciano per via dei turni”. In pratica, nemmeno troppo velatamente, Franceschi lasciava intendere che tra i più giovani scarseggiava la voglia di lavorare sul serio. E anche dopo il blitz e gli undici arresti, lo stesso presidente di Grafica Veneta ha voluto esprimere in una nota la sua solidarietà non già agli operai sfruttati ma ai collaboratori coinvolti in questa vicenda. Non ha mancato di puntualizzare che la sua azienda era all’oscuro di quanto sembrerebbe emergere dall’inchiesta. Franceschi ha ribadito anche che:  “Grafica Veneta ha sempre onorato con puntualità agli accordi economici con tutti i propri fornitori e così anche con gli appaltatori, mettendoli in grado a loro volta di onorare gli impegni che questi hanno con le loro maestranze, e di questo ne ha sempre fatto un vanto”. Riguardo turni, orari, malattie, ferie, condizioni in cui lavoravano gli operai, per ora, nessun cenno.

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