Denise Pipitone, a finire sotto processo è la PM che per prima si occupò del caso

L’ex PM Maria Angioni, accusata di falsa testimonianza in merito al caso di Denise Pipitone, rifiuta di ritrattare le sue dichiarazioni messe in dubbio dalla Procura.

 

Come ogni caso di cronaca famigerato che aspetta ancora una conclusione, anche quello di Denise Pipitone – seguito nel 2004 dal Pm Maria Angioni – è stato caratterizzato da depistaggi, falsi avvistamenti e secondo i giudici di Marsala anche da episodi di falsa testimonianza, causati da mitomani o da semplici errori investigativi in buona fede. Non è chiaro se a quest’ultima categoria possano appartenere anche le dichiarazioni dello stesso ex magistrato che seguì per primo il caso della scomparsa di Denise, accusato dai colleghi di aver presentato una falsa dichiarazione sul caso. “Denise è viva ed ha una figlia”, aveva dichiarato settimane fa Maria Angioni che non avrebbe mai smesso di indagare anche dopo aver lasciato il suo vecchio mestiere. Queste affermazioni però sono state messe in dubbio e successivamente smentite dagli investigatori, convinti che si tratti di una bufala. Ma Maria Angioni non intende fare un passo indietro e difende la sua tesi.

“Se ritrattassi, e abiurando dichiarassi che quanto ho detto al PM non è vero, il procedimento penale a mio carico si chiuderebbe subito. Invece, sto raccogliendo prove. Voglio il processo, lo devo alle persone che aspettano di sapere la verità”, replica l’ex magistrato, pronta ad affrontare anche l’aula di tribunale pur di affermare la sua teoria. Il legale della donna ha già pronta la difesa: “Il mio cliente è in buona fede e ricorda bene il caso, risalente a 17 anni fa”, dice l’avvocato. Proprio nello stesso periodo in cui Angioni presentava la sua tesi secondo cui Denise sarebbe viva e addirittura diventata a sua volta madre, anche una coppia romana presentava una deposizione giudicata poi falsa dagli investigatori: in quel caso, i due avevano parlato di una misteriosa conversazione origliata a Mazara del Vallo che vedeva come protagonista Anna Corona. I Carabinieri si erano però resi presto conto che la coppia non era nemmeno mai stata in Sicilia nel periodo di tempo indicato. Se la tesi di Maria Angioni sia l’ennesima falsa pista o una teoria attendibile lo potrà dire solo il tempo.

 

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