Pfizer e Moderna, danni al cuore. Dopo 20mila vaccinati gli esperti avvisano

A mesi di distanza dall’avvio della campagna di vaccinazione, l’Agenzia Europea per il Farmaco – Ema – informa che i vaccini anti Covid di Pfizer e Moderna potrebbero essere associati al rischio di miocardite e pericardite.

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Getty Immages/Piero Cruciatti

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono saliti di 1400 unità. Da ieri 12 morti che fanno salire le vittime a 127.768 e 1763 guariti che raggiungono quota 4.101.102. Totale persone vaccinate: 22.974.528.

I casi attualmente positivi scendono a 41.015, -381 rispetto a ieri. I ricoverati sono 1147, -20 mentre in terapia intensiva 161 assistiti, -8 da ieri.

Vaccini: timori non solo per AstraZeneca

Per mesi, nell’occhio del mirino, c’è stato il vaccino anti Covid di AstraZeneca che – dall’Agenzia Europea per il Farmaco, Ema – è stato ritenuto correlato ad alcuni casi di trombosi. Questo ha inevitabilmente provocato una battuta d’arresto nella campagna di vaccinazione accrescendo dubbi e timori nella popolazione al punto che, ancora a luglio, gran parte delle persone con più di 60 anni – i soggetti ritenuti maggiormente a rischio – non hanno ancora voluto farsi iniettare il siero anti Covid. Ma ecco che ora, a distanza di oltre sei mesi dall’avvio delle vaccinazioni, l’Ema annuncia che anche i vaccini mRNA, cioè Pfizer e Moderna possono avere effetti indesiderati non proprio da nulla.  Gli esperti dell’Ente europeo non escludono la possibilità – per quanto estremamente rara – che alcuni casi di miocardite e pericardite siano dovuti alla vaccinazione con i vaccini a RNA messaggero.

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