Preoccupazione per i focolai della variante Delta in Italia

Conosciuta come variante indiana o Delta del Coronavirus, l’ultima mutazione del virus è purtroppo in circolazione anche in Italia dove si registrano alcuni focolai. 

Variante delta italia 27 giugno 2021 leggilo.org
Getty Images/Antonio Masiello

Nelle ultime 24 ore i nuovi casi di Coronavirus in Italia sono stati 782, con 14 vittime accertate. Ieri i nuovi casi erano stati 838 nuovi casi, 40 i morti. I pazienti ricoverati in terapia intensiva secondo il Ministero della Salute sono ora ridotti a 294, 4 in meno rispetto a ieri, in base alle entrate e delle uscite. Gli ingressi giornalieri sono stati 10, uno in meno rispetto a ieri. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.743, con un calo di 28 pazienti rispetto a ieri.

Timori per la variante Delta

Intanto cresce la preoccupazione per la diffusione della variante Delta o variante indiana del Coronavirus anche in Italia, soprattutto per quegli esperti che affermano – non all’unanimità in ogni caso – l’inefficacia dei vaccini attualmente utilizzati nei confronti della mutazione del virus. Secondo l’Istituto superiore della sanità ed il Ministero della Salute retto da Roberto Speranza, la variante Delta risulta più pericolosa semplicemente per la grande facilità con cui infetta: “Eludendo parzialmente il sistema sanitario”come si legge nei comunicati che riguardano l’ennesima mutazione del Coronavirus. Al momento, in Italia la variante Delta sarebbe in aumento rappresentando la causa del 16,8% delle infezioni, ancora poche per raggiungere la variante primaria che ne conta il 74%. A preoccupare e mettere in allerta gli scienziati è la velocità con cui questi numeri potrebbero cambiare, specie in quei luoghi dove sono stati registrati sospetti focolai del virus mutato in India.

Decine di casi sarebbero stati registrati in Friuli-Venezia-Giulia dove su 96 nuove infezioni 26 sono dovute alla variante Delta mentre anche nel trevignano in Veneto la mutazione del virus inizia a fare concorrenza alla variante inglese per il numero di persone colpite. Accertati anche due casi nel biellese sugli otto registrati in Piemonte, ancora pochi per parlare di un focolaio ma comunque preoccupanti, secondo gli esperti mentre in Lombardia si contano solo 3 infezioni. Situazioni analoghe sono state registrate a macchia di leopardo anche nelle regioni del centro-sud come Marche, Emilia Romagna, Abruzzo e Campania. Tra le isole, preoccupa la Sardegna: in provincia di Sassari ci sono già 14 infezioni legate alla variante Delta, una delle cifre più alte tra i territori dell’Italia. Il presidente del Cts Franco Locatelli ci tiene a riportare tutti alla calma, sostenendo che la situazione può essere ancora controllata: “La variante Delta può provocare patologie significative nei soggetti non vaccinati o in chi ha una sola dose di vaccino. Per questo è importante progredire con la campagna vaccinale”, ammonisce il medico ricordando che la vaccinazione rappresenta ancora una sicura barriera di protezione anche contro quest’ultima mutazione del virus.

 

 

Gestione cookie