La fuga di Nicola: in passato anche il fratello si era allontanato da casa

Il caso di Nicola Tanturli ha stupito investigatori e cronisti. Ma non si tratta di un episodio isolato o unico: infatti, anche suo fratello era sparito un anno fa.

 

Si sta rapidamente riprendendo dalla brutta esperienza che ha vissuto nelle campagne vicino casa Nicola Tanturli, il bambino di circa due anni residente a Palazzolo sul Senio in provincia di Firenze: il piccolo può essere a tutti gli effetti definito un bambino miracolato dato che è riuscito a sopravvivere ad oltre 30 ore di vagabondaggio per le foreste circostanti la sua abitazione senza riportare nessun particolare trauma: “Sta mangiando e dorme regolarmente”, secondo i sanitari che lo hanno accudito nelle ultime ore per accertarsi delle sue condizioni di salute. Sul caso di Nicola Tanturli è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Firenze che per il momento non configura nessuna ipotesi di reato nonostante alcuni cronisti avessero inizialmente ipotizzato un’accusa per abbandono di minore: la pista più accreditata però parla di un allontanamento volontario che avrebbe visto Nicola sfuggire al controllo dei genitori per poi percorrere oltre 4 chilometri da solo nel bosco e tra le campagne.

Non si tratterebbe nemmeno dell’unico caso in cui uno dei bambini della famiglia Tanturli ha  vissuto una simile esperienza, raccontano i vicini di casa: il fratello maggiore di Nicola di tre anni infatti avrebbe eluso la sorveglianza dei genitori un anno fa, uscendo di casa fino ad arrivare all’ecovillaggio di Campanara distante un chilometro da casa. I soccorsi inviati sul posto riuscirono in quell’occasione a ritrovare molto rapidamente il piccolo, motivo per cui l’accaduto non venne nemmeno riportato dai giornali o considerato meritevole di un fascicolo da parte delle autorità. Dopo quanto accaduto negli ultimi giorni però questo episodio legato al passato acquista rilevanza. Intanto, gli investigatori hanno ascoltato i genitori di Nicola Tanturli che dichiarano di essere stati occupati con le faccende notturne della fattoria a tal punto da non accorgersi che il bimbo era uscito dalla cameretta dove la madre lo aveva portato per metterlo a dormire attorno alle ore 19:00: “Mio figlio è un bambino forte”, ha commentato il padre che per 30 ore ha temuto per il peggio.

 

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