Non possiamo ancora mandare i Carabinieri a casa di chi non vuole vaccinarsi, dice Bertolaso

Nonostante la campagna vaccinale prosegua a ritmo spedito, sono ancora diverse le persone che rifiutano il vaccino anti Covid. Parole molto forti quelle di Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile.

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Getty Immages/Fabrizio Villa

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono saliti di 927 unità e portano il totale a 4.255.700.  Da ieri 10 morti che fanno salire le vittime a 127.362 e 6566 guariti che raggiungono quota 4.066.029. Totale persone vaccinate: 16.629.336.

I casi attualmente positivi scendono a 62.309, -6310 rispetto a ieri. i ricoverati sono 2027, -113 mentre in terapia intensiva 328 assistiti, -16 da ieri.

Vaccino: la linea di Bertolaso

La Lombardia – dapprima molto biasimata – sta ora procedendo a passo più che spedito nella campagna di vaccinazione anti Covid. A ricordarlo Guido  Bertolaso, ex capo della Protezione civile e, da mesi, coordinatore nella Regione guidata da Attilio Fontana. Bertolaso ha puntualizzato la serietà con la quale la Lombardia ha percorso – e continua a percorrere – questa strada:”Noi siamo seri, prima di tutto abbiamo vaccinati i cittadini più a rischio, gli over 90 e 80, rimandando di qualche mese gli over 60. Una linea che ha portato a grandi risultati“. Certo, ci sono ancora diversi over 60 che non sono stati vaccinati, perché rifiutano loro stessi il vaccino anti Covid. Vuoi per paura vuoi per scetticismo. I continui cambi di rotta su AstraZeneca, di sicuro, non hanno giocato a favore. Lo zoccolo dei no-vax,resta duro anche tra i sanitari i quali, però, possono subire una sospensione dello stipendio anche fino alla fine dell’anno se continueranno a rifiutare di vaccinarsi.  Il coordinatore ha ribadito quanto detto dalla vice presidente della Regione, Letizia Moratti: “Di questi molti sono malati, altri non lo vogliono fare. E per il momento non possiamo mandargli a casa i Carabinieri per obbligarli”. 

Bertolaso ha poi annunciato che nella giornata di ieri – 23 giugno – in Lombardia sono state inoculate ben 108.300 dosi, tra prima e seconda somministrazione. Questo significa che la Lombardia ha somministrato almeno il doppio rispetto a tutte le altre regioni. E – numeri alla mano – non ha mancato di rimarcare che un quinto degli italiani lo vaccina la Lombardia. Ma non solo notizie positive, purtroppo Bertolaso ha lanciato anche un allarme: a luglio potrebbero esserci riduzioni di vaccini a mRna, cioè Pfizer e Moderna. “Ciò creerebbe problemi a tutte le regioni, ma è evidente le regioni più virtuose patirebbero le conseguenze peggiori” – ha concluso il coordinatore lombardo

 

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