Treviso, esce di casa con “l’irresistibile voglia di uccidere qualcuno” e vede Elisa sola

Una giovane di nome Elisa Campeol è stata ritrovata morta sulla riva del Piave vicino Moriago. La giovane ha lottato con il suo killer, raccontano i Carabinieri.

Elisa Campeol 23 giugno 2021 leggilo.org

Per una coincidenza che definire drammatica è riduttivo è stato ritrovato sulla cosiddetta Isola dei Morti il corpo di Elisa Campeol, l’ennesima vittima di femminicidio secondo i Carabinieri impegnati nelle indagini sul caso, convinti di aver anche già ricostruito parzialmente la dinamica del delitto. La ragazza di 35 anni di professione barista – rivelano gli investigatori – sarebbe stata aggredita da un uomo solo che non le ha lasciato scampo ed avrebbe combattuto fino all’ultimo per difendersi dall’aggressore. Il caso è diventato una priorità per gli agenti nella tarda mattinata quando un passante che si aggirava nel parco dell’Isola dei Morti ha compiuto il tragico ritrovamento: Elisa Campeol, residente a Pieve di Soligo, era già morta quando l’uomo l’ha intravista a terra tra la vegetazione dell’area verde che si trova a Moriago di Battaglia, su una riva del Piave.

“Abbiamo trovato segni e ferite sulle braccia e sulle mani della vittima”, spiega il medico che ha compiuto l’autopsia preliminare. La ragazza forse conosceva già il suo omicida e avrebbe lottato con lui dopo aver capito le sue intenzioni, una teoria che l’Arma potrà presto verificare dato che c’è già un sospettato. Si tratta di un uomo di 34 anni, Fabrizio Biscaro, che si è presentato in caserma, dichiarandosi colpevole e di aver colpito senza movente solo perchè voleva “uccidere qualcuno a caso”. L’uomo adorava come operaio in un’azienda della zona ed era in cura presso il locale centro di salute mentale. Il giorno prima i genitori avevano denunciato ai Carabinieri il suo allontanamento da casa. Nel corso dell’interrogatorio il 34enne ha detto di aver voluto “uccidere qualcuno a caso” e di aver colpito per una “furia incontenibile”. Biscaro era stato ricoverato sei mesi fa dopo un tentato suicidio, preceduto da altri gravi gesti di autolesionismo. La comunità veneta intanto resta sgomenta di fronte al brutale omicidio di una ragazza ben conosciuta in paese: “Una notizia che ci lascia sgomenti: sono vicino alla famiglia di Elisa. Ci consola solo il fatto che il presunto omicida si sia già costituito. Rimane la tragedia di una giovane vita interrotta per futili motivi”, ha dichiarato Stefano Soldan, sindaco di Pieve di Soligo.

 

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