Un volo dal balcone ha ucciso Elena. Per le amiche, non è stato un incidente

Elena Livigni Jimenez è caduta dal balcone durante una vacanza ad Ibiza assieme al fidanzato. Suicidio o incidente? Chi la conosceva non crede sia andata così.

Elena Livigni 6 giugno 2021 leggilo.org

Non sarebbe scivolata per uno sfortunato caso ne avrebbe scelto volontariamente di buttarsi da quel balcone Elena Livigni Jimenez, la giovane di 21 anni di origini italiane e spagnole che ha perso la vita ad Ibiza nell’hotel in cui soggiornava con il fidanzato, un 26enne di origini marocchine che ha condiviso la stessa drammatica sorte della compagna nella notte di giovedì. Infatti, le amiche si dicono sicure  che Elena sia stata uccisa“Tutti devono sapere la verità, basta bugie, basta. E’ stato lui, l’ha uccisa“, le parole rivolte da chi Elena Livigni Jimenez la conosceva bene a investigatori e cronisti. La giovane, una vita spesa tra Milano e Barcellona, si trovava con il compagno nell’Hotel di Torre Mar per una vacanza: poi, attorno alle 4:30, il ritrovamento del corpo suo e del fidanzato a terra dopo un volo di quattro piani dal balcone della struttura. Gli inquirenti hanno interrogato il personale dell’hotel scoprendo anche qualcosa che potrebbe confermare i sospetti delle amiche della giovane.

Infatti, alcuni lavoratori hanno parlato della notte della tragedia: “Abbiamo sentito una lite furiosa”. Una discussione molto violenta tra i due ragazzi avvenuta in corrispondenza del momento in cui sarebbero caduti dal balcone della loro stanza: ciò lascia intendere che un suicidio o un incidente siano da escludere e che il 26enne avrebbe prima gettato Elena dal balcone per lanciarsi a sua volta, forse in preda al rimorso. Intanto l’Educandato statale Emanuela Setti Carraro dalla Chiesa che la giovane aveva frequentato tre anni prima della tragedia è in lutto per quanto è accaduto ad una delle sue ex studentesse più brillanti: “Era una ragazza bravissima, a scuola si distingueva, non trovo le parole per commentare un fatto del genere. Mi pare surreale”, ha detto Cristina che insegna inglese in quella scuola e ricorda bene Elena. La ragazza aveva viaggiato molto, anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito, nonostante le limitazioni dovute alla Brexit: tra i progetti su cui aveva lavorato c’era anche una selezione per lavorare con il Parlamento Europeo Giovani a Bruxelles, un progetto organizzato proprio dalla sua vecchia scuola.

Impostazioni privacy