Il testimone che vide Denise piangere mentre veniva portata via è attendibile, dice il PM

Secondo Maria Angioni, ex pm del caso Denise Pipitone, gli elementi a disposizione potrebbero far pensare a un’ipotesi del tutto nuova a proposito della scomparsa della bambina. 

maria angioni denise pipitone
Denise Pipitone/Facebook

Maria Angioni, la pm che per prima si occupò, nel 2004, del caso relativo alla scomparsa di Denise Pipitone, torna a parlare della vicenda. Dopo le sue dichiarazioni dei giorni scorsi, nelle quali sottolineava le grandi difficoltà incontrate in fase d’indagine, con resistenze e probabili depistaggi, Angioni è tornata sul caso nel corso di una intervista telefonica rilasciata alla trasmissione tv Pomeriggio 5, proponendo una nuova, importante chiave interpretativa della scomparsa di Denise.

“L’ipotesi? Un nucleo familiare le voleva far del male, qualcuno l’ha salvata“, ha spiegato la dottoressa, che ha sottolineato come questa tesi si basi su una serie di elementi emersi nel corso del tempo: “Essendo emersi più indizi, anche una pluralità di indizi nei confronti di altre persone, sempre dei due nuclei familiari, il nucleo Corona e il nucleo Pulizzi, l’unica ipotesi investigativa che ne tenga conto in maniera ragionevole è questa“, ha assicurato Angioni.

Ci sarebbe stato un primo intervento di persone che volevano fare male alla bambina. Il primo gruppo sarebbe stato mosso da risentimento. Il secondo, immediatamente avvisato, sarebbe corso a individuare dov’era la bambina, poi l’avrebbe presa e l’avrebbe portata via per proteggerla dal male fisico“, ha aggiunto l’ex pm.

Secondo Angioni questo secondo gruppo di persone, pur essendo intervenuto per tutelare e difendere Denise, avrebbe comunque agito al di fuori della legge, visto che “non avrebbe avuto intenzione di denunciare il primo, e si sarebbe fatto giustizia da solo“. Angioni si è poi detta convinta del fatto che, alla luce delle informazioni oggi disponibili, “tanta gente avrebbe messo lo zampino in questa vicenda“. Infine, l’ex pm ha detto la sua sulla posizione di Battista Della Chiave: “è un teste attendibile dal punto di vista processuale. Ha visto qualcosa? Credo purtroppo di sì…“. L’uomo disse di aver visto due uomini che rapivano la bambina con una motocicletta per poi nasconderla in una barca e allontanarsi a piedi. La bambina “stava piangendo”.

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