Denise, dopo 17 anni continuano le indagini che non furono mai fatte

A distanza di 17 anni dalla scomparsa di sua figlia, per la prima volta parla il padre di Denise Pipitone. E, intanto, continuano le ispezioni a casa diAnna Corona.

denise pipitone padre

 

Non si fermano le indagini sul caso di Denise Pipitone,  la bimba scomparsa da Mazara del Vallo nell’ormai lontano 2004 mentre si trovava con la nonna al mercato rionale. Negli ultimi mesi si sono succedute le ipotesi di ritrovamenti, il più famoso è quello di Olesya, una ragazza russa intervenuta su importanti emittenti televisive nazionali. Mentre non si è mai tirata indietro dall’esporsi Piera Maggio, la mamma di Denise, una voce è sempre rimasta fuori dal coro: quella del padre della bimba. Per la prima volta, dopo 17 anni dalla tragedia Tony Pipitone ha parlato ai microfoni della trasmissione Quarto Grado. L’uomo ha spiegato che, il giorno in cui la bimba è svanita nel nulla, lui si è subito precipitato a cercarla con l’automobile. L’ansia era tantissima perché Denise, per quanto piccola, non aveva mai fatto i classici dispetti dei bambini della sua età allontanandosi da casa: “Non sapevo cosa pensare, non si era mai allontanata da casa, ho girato strade a casaccio” – le parole di Tony Pipitone che, nel corso della trasmissione, ha lanciato un messaggio alla sua bambina – ormai donna – dicendo che, quando si riabbracceranno, la porterà a prendere un gelato “grande come una casa” come quando era piccola.

 

Tony Pipitone  ha cresciuto Denise come fosse stata sua figlia anche se biologicamente non era lui il papà. Infatti la piccola nacque da una breve relazione tra Piera Maggio e un altro uomo che, ai tempi, era anch’egli sposato. Ma, nonostante ciò, Tony si sente a tutti gli effetti il padre di Denise e, durante la trasmissione Mediaset, ha ricordato quanto lui e la bimba fossero uniti: “La bambina stravedeva per me, abbiamo vissuto momenti bellissimi. Fino all’ultima notte ha dormito con me, mi diceva papà ti voglio bene. E’ figlia mia, la dobbiamo riportare indietro“.

Nel corso del programma sono stati mostrati alcuni listelli di legno del controsoffitto tolti dagli inquirenti durante le perquisizioni nell’appartamento di Anna Corona, che ai tempi dei fatti era sposata con il papà biologico della piccola Denise. La donna, infatti, recentemente è diventata una delle principali indagate e nella sua vecchia abitazione è stato scoperto un pozzo. Si temeva che Anna avesse ucciso, per vendetta, la bimba e avesse poi nascosto il corpo dentro il pozzo. Dopo anni di stasi si è tornati ad analizzare la situazione della famiglia Corona e sono emersi dettagli importanti, intercettazioni e piccoli elementi che pare, nel 2004 quando Denise scomparì non furono tenuti in considerazione.

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