In Italia oltre 2 milioni di ultrasettantenni stanno ancora aspettando di potersi vaccinare

A partire dal 26 aprile l’Italia ha iniziato, gradualmente, a riaprire. Il 15 maggio il secondo step di riaperture. Ma oltre due milioni di anziani ultrasettantenni stanno ancora aspettando il vaccino.

vaccino over 70 attesa
Getty Immages/Alberto Pizzoli

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 6659 unità e portano il totale a 4.153.374. Nelle ultime ventiquattro ore 136 morti che fanno salire le vittime a 124.063 e 13.292 guariti che raggiungono quota 3.683.189.Totale persone vaccinate: 8.282.366.

I casi attualmente positivi scendono a 332.830, – 6776 rispetto a ieri. I ricoverati sono 12.493, -557 mentre nelle terapie intensive 1805 assistiti, – 55 da ieri.

Vaccino: oltre due milioni di over 70 ancora in attesa

La campagna di vaccinazione in Italia, nelle ultime settimane, ha preso certamente la rincorsa per recuperare i ritardi. Tuttavia , rispetto ad altri Paesi come il Regno Unito o Israele, siamo ancora indietro. Basti pensare che in data 15 maggio oltre 2 milioni di ultrasettantenni stanno ancora aspettando il vaccino. Se in Gran Bretagna da circa due mesi tutta la popolazione adulta ha ricevuto almeno la prima dose, qui oltre due milioni di soggetti anziani – e, quindi, ritenuti fascia più a rischio – ancora aspettano la prima iniezione del siero anti Covid.

Per la precisione, in base all’ultimo report del Governo, l’11,49% di persone con più di 80 anni e il 24,84% di soggetti con età compresa tra i 70 e i 79 anni non sono stati vaccinati. La situazione varia – e, talvolta, anche di molto – a seconda del territorio in cui si abita. Tra gli over 80 la Regione più indietro è la Sardegna, con un 30,99% che non ha avuto neanche la prima dose mentre in Veneto la percentuale scende all’1,56%. Tra i 70-79enni la Regione che ha vaccinato meno è la Sicilia, con il 42,57% e quella che è andata meglio è la Puglia, dove resta un 15,70% di non vaccinati.

La situazione appare tanto più preoccupante se si pensa che, a partire da sabato 15 maggio, ha inizio la seconda fase di riaperture. Riaprono le piscine all’aperto e gli stabilimenti balneari; viene abolita la quarantena per chi arriva dal Regno Unito, da Israele o da uno Stato dell’Unione Europea. Ci si appresta, insomma, a dare avvio alla stagione turistica. Ma con oltre due milioni di soggetti fragili ancora a rischio poiché non immunizzati. Certo il vaccino anti Covid – nessun vaccino anti Covid – non può impedire di contrarre il virus o di trasmetterlo ad altri. Ma, almeno, per un periodo che oscilla dai 7 ai 12 mesi, dovrebbe impedire alla malattia di evolvere in forma severa. Elemento non da poco per gli anziani che sono i soggetti più a rischio di decesso e di finire in terapia intensiva.

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