Mi hanno picchiato fino a perforarmi un timpano, dice il figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari

 Costacurta è stato – a suo dire – picchiato senza motivo da un gruppo di poliziotti. Gli agenti gli avrebbero perforato un timpano.

achille costacurta picchiato

 

 

Questo è quello che fa la polizia a un ragazzino di 16 anni.Mi hanno picchiato e perforato il timpano e mi devo operare. Basta abuso di potere“. Così esordisce sul suo profilo Instagram Costacurta junior – ovvero Achille – figlio dell’ex calciatore del Milan Alessandro e della modella e attrice Martina Colombari, Miss Italia nel 1991. Il ragazzino – secondo il suo racconto sui social – sarebbe stato aggredito da 4-5 agenti per averli appellati “sbirrazzi”. Il ragazzino – classe 2004 – si mostra all’interno del nosocomio di parma mentre indossa una  una maglietta bianca sulla quale sono evidenti delle macchie di sangue. Inoltre Achille fa vedere ai followers  alcune escoriazioni sui polsi e sulle braccia che gli avrebbero provocato i Poliziotti. Nel suo sfogo prosegue: “Io non sto molto bene e mi dovrò operare, ringrazio Giovanni e i suoi 4-5 colleghi che lo hanno aiutato a picchiare un minorenne che non opponeva alcun tipo di resistenza“.

L’adolescente, come molti suoi coetanei, non ha un passato tutto rose e fiori. A raccontarlo è stata la stessa madre, Martina Colombari. La ex Miss Italia ha spiegato che lei e il marito Alessandro si sono dovuti rivolgere ad una psicologa per aiutare il figlio: “Noi ci siamo fatti aiutare da una psicologa che si occupa di genitorialità. Chiedere un aiuto esterno da un esperto o uno psicologo, nei momenti di difficoltà, non è qualcosa di cui ci si debba vergognare. Anzi, è un grande atto di amore per i propri figli“. Colobari e il marito, avedo iniziato la loro carriera da giovanissimi, non hanno completato gli studi universitari, non hanno conseguito una laurea. E, facendo leva su questo, ora Achille rifiuta di studiare. Vorrebbe intraprendere dall’oggi al domani la carriera dell’imprenditore e avviare una sua attività senza avere, tuttavia, nemmeno un po’ di esperienza. Colombari ha specificato: “Per lui siamo l’esempio vivente che l’università non sia fondamentale. Dice: a voi non è servita. Ora si è convinto che vorrebbe aprire un ristorante. Ma prima deve fare gavetta da cameriere, trovarsi un socio, lavorare sulla creatività e sul marketing. È difficile spronarlo senza demotivarlo. Soprattutto adesso, che manca la distanza“.

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