Centri commerciali chiusi nei fine settimana, il Governo cambia idea

Il decreto riaperture lascia i centri commerciali chiusi nei weekend: ira delle associazioni di categoria, che chiedono un incontro al Premier Draghi.

centri commerciali chiusi
Marco Di Lauro/Getty Images/Archivio

Non accennano a diminuire le polemiche sul Decreto Riaperture, che a partire da lunedì 26 inizierà ad allentare le restrizioni nelle Regioni italiane inserite in zona gialla. Dopo le accuse delle Regioni – secondo le quali sarebbe stata modificata la soglia minima di presenza degli studenti nelle scuole superiori – e le critiche della categoria dei ristoratori – non soddisfatti dalle riaperture concesse nel testo – ora è il turno dei centri commerciali, destinati a rimanere chiusi nei fine settimana anche nel mese di maggio.

Una scelta che ha suscitato malcontento e preoccupazione nelle categorie interessate, tanto che le associazioni del commercio hanno immediatamente di essere convocate per un confronto sul tema. Gli addetti del settore reclamano “chiarezza sui criteri utilizzati dal Governo e dagli organismi di supporto come il Comitato Tecnico Scientifico, per valutare una volta per tutte il grado di rischio connesso all’apertura delle strutture di grandi dimensioni in presenza di opportuni protocolli condivisi“.

In realtà la ratio – condivisibile o meno – appare facilmente identificabile: il nuovo Decreto del Governo dà infatti il via libera immediato alle attività che possano svolgersi all’aperto, dove il rischio di contagio cala in maniera significativa. Per le attività al chiuso  – le riaperture saranno invece previste nelle settimane a venire.

Risulta del tutto incomprensibile come gli stessi protocolli di sicurezza che consentono ai centri commerciali di restare aperti da lunedì a venerdì, non risultino adeguati nel fine settimana, consentendo la stessa sicurezza nella gestione degli accessi e degli afflussi“, scrivono ancora gli addetti ai lavori. Obiezione comprensibile, nonostante sia di tutta evidenza che – specialmente in caso di condizioni meteo sfavorevoli – l’afflusso di clienti presso i centri commerciali sia, nei fine settimana, esponenzialmente superiore.

Ma è sull’adozione – sin dall’inizio della pandemia – di misure di sicurezza straordinarie da parte di parchi e gallerie commerciali che gli addetti ai lavori non ritengono ci sia un pericolo concreto: “Le associazioni sottolineano nuovamente come, sin da inizio emergenza, centri, parchi e gallerie commerciali hanno adottato misure di sicurezza ancor più stringenti rispetto a quanto richiesto a livello governativo e dalle singole Regioni e nessun caso di focolaio registrato nelle 1.200 strutture presenti nel Paese“.

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