“Mi hanno dato dell’attore di serie B, della ‘mignotta’, del gay per convenienza” dice Gabriel Garko

Gabriel Garko è scoppiato in uno sfogo senza precedenti dopo le polemiche sull'”Ares Gate”, rivelando di stare attualmente attraversando un periodo molto difficile. 

Gabriel Garko padre

Gabriel Garko: lo sfogo senza precedenti

Ora vi racconto tutta la mia verità“, tuona Gabriel Garko dalle pagine di “Chi”. La rivista settimanale diretta da Alfonso Signorini ha raggiunto l’attore per un’intervista. “Ci riempite le pagine dei giornali con il mio nome, non è facile sopportare questa gogna mediatica“, ha dichiarato il 48enne. Il riferimento è all'”Ares Gate”, la vicenda che  nell’ultimo mese ha investito Garko dopo il suicidio di Teodosio Losito. Tra le accuse ci sono riciclaggio e frode fiscale, reati sui quali l’attore è stato sentito come persona informata dei fatti.

Ad infastidire particolarmente Garko è stata l’insistenza dei media sulla vicenda ed ora, dopo tanto tempo passato sotto i riflettori, l’attore torinese è stanco.
Sono giorni che lavoro incessantemente, che il mio nome riempie le pagine dei giornali e che mio papà non sta molto bene“, dichiara a “Chi” Dario Gabriel Oliviero, vero nome dell’attore.

Gabriel Garko e il coming out

Lo sfogo di Garko continua con riferimento a tutti i soprusi e le ingiustizie subite nel corso della carriera, in particolare riguardo al suo orientamento sessuale, e dei quali è stanco.
Negli anni mi hanno dato dell’attore di serie B, della ‘mignotta’, del rifatto, del gay per convenienza. È assodato che il mio personaggio venga sempre visto in un altro modo e me ne accorgo ogni qual volta incontro qualcuno. È oramai un classico la frase: ‘Ti facevo diverso’“, spiega. Ma c’è una nota positiva in tutta questa vicenda, ed è il racconto di come il suo coming out gli abbia migliorato la vita: se inizialmente dopo la rivelazione Garko aveva paura ad uscire di casa, man mano l’affetto dei fan si è fatto sentire con una forza mai vista prima.

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