Asia Argento difende Fabrizio Corona e sui social pubblica i filmati dell’accaduto, tra botte, sangue e le lacrime della madre di lui. Ad accompagnare le immagini, una lunga lettera in cui l’attrice prende posizione. Ecco che cosa è successo.
Asia Argento pubblica sul suo profilo Instagram alcuni video che hanno indignato molti fan e difende così Fabrizio Corona, denunciando come “profondamente ingiusto” ciò che è accaduto all’uomo. Ecco che cosa è successo.
Dopo la decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano di interrompere gli arresti domiciliari di Fabrizio Corona e di farlo tornare in carcere, Asia Argento si è sfogata sui social. L’attrice, che con Corona ha intessuto un ottimo rapporto dopo la loro relazione nel 2018, è scesa in campo per far sentire la sua voce contro una decisione che ritiene assolutamente sbagliata.
Al grido di #giustiziaperfabrizio la figlia di Dario Argento si è così rivolta al popolo del web per denunciare ciò che era appena accaduto. Ma che cosa è successo? Per capirlo occorre fare un passo indietro.
La reazione di Corona alla notizia del ritorno in carcere
Fabrizio Corona dovrà tornare nuovamente in carcere e per questo in segno di protesta l’uomo si era ferito al braccio. Per poter permettere la sua medicazione e portarlo in ospedale è arrivata un’ambulanza, accompagnata dalla Polizia.
Corona però agli agenti ha posto resistenza, soprattutto dopo aver perso la pazienza a causa del sequestro forzato del suo telefono. Ma la situazione è via via degenerata sempre più fino a che si è sfiorata la rissa con le Forze dell’Ordine, che hanno dovuto calmare l’uomo facendolo finire a terra e immobilizzandolo.
Ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano nel reparto di Psichiatria, l’uomo è adesso tenuto sotto stretta sorveglianza anche dai poliziotti del carcere di Opera, dove verrà rinchiuso al termine del suo ricovero.
Le immagini del momento della sua “partenza” stanno generando molta polemica, facendo discutere soprattutto per i modi che le Forze dell’Ordine hanno usato con lui. Non solo: profondamente ingiusta sarebbe, a detta di molti, la decisione di riportare Corona in carcere. Tra loro, ovviamente anche Asia Argento, che ha seguito passo per passo la vicenda durante il corso degli eventi, documentandola e poi postandola tra le sue Instagram Stories.
Asia Argento: il racconto dell’accaduto sui social
Il primo brano a fare da colonna sonora al racconto social è il Requiem in D minore di Mozart, che con tutta la sua tragicità è stato scelto da Asia Argento per rendere al meglio il momento drammatico che Corona stava vivendo.
Una prima foto postata tra le Instagram Stories di Asia ritrae l’ex re dei paparazzi su una barella all’interno di una ambulanza. Volto tumefatto e sangue che scorre sulle guance, l’espressione corrucciata del 46enne restituisce tutta la tensione di quei momenti di scontro con le Forze dell’Ordine.
Asia Argento però ha filmato anche un altro momento decisamente straziante, quello del saluto di una madre al proprio figlio. La madre di Corona in video fatica a staccarsi dall’ultimo abbraccio con il figlio, che le dice “Dai mamma, devo andare. Non darmi altre preoccupazioni, per favore“. E così la signora si ritrova in lacrime.
Asia Argento: dopo il racconto video la lettera su Instagram
Asia non si è limitata a documentare con fotografie e video ciò che stava accadendo, ma alle immagini ha anche allegato una lunga lettera, in cui spiega le sue ragioni per le quali si schiera a favore di Corona.
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“Quest’uomo non è un assassino, uno stupratore, un mafioso, uno spacciatore, un criminale“, inizia a spiegare la Argento, che racconta come in realtà l’uomo si sia riuscito a reinserire nella società nonostante i 6 anni già passati in carcere.
Ha chiesto scusa Corona, ma “non gli viene perdonato proprio quel disturbo bipolare e narcisistico della personalità che gli è stato diagnosticato dai medici stessi dello stato, sotto i quali era in cura“, continua la Argento.
“Ora ditemi voi come potrà quest’uomo apparentemente smargiasso ma profondamente fragile, passare incolume altri due anni e mezzo in carcere. Fare di Corona un caso esemplare solo perché è un personaggio pubblico è una roba da medioevo. Per questo io oggi grido con voi: GIUSTIZIA PER FABRIZIO!”
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