Il blocco navale contro i migranti sarà un crimine internazionale. Passa la norma sostenuta da PD e M5s

Un emendamento che modifica lo statuto della corte penale internazionale stabilisce che un esercitare un blocco navale verrà d’ora in avanti considerato come una forma di attacco e, di conseguenza, come un reato penale. 

Migranti, eseguire un blocco navale diventa reato
Milos Bicanski/Getty Images/Archivio

Il tema dei migranti – storicamente divisivo nel dibattito politico italiano – potrebbe rappresentare uno degli aspetti più delicati da gestire per il Premier Mario Draghi, chiamato a trovare una sintesi tra le posizioni – apparentemente contrapposte – tenute sull’immigrazione dalle diverse forze politiche che sostengono la sua Maggioranza. Un primo assaggio delle possibili tensioni tra i partiti di Governo lo si è avuto ieri, quando alla Camera è arrivato l’esito del voto di un provvedimento che si trovava al vaglio della Commissione Esteri e che introduce – attraverso un emendamento allo statuto istitutivo della corte penale internazionale – il crimine internazionale di aggressione: in altre parole, imporre un blocco navale, secondo questa nuova norma, viene considerato come un attacco e – di conseguenza – come un reato penale.

Il tema, chiaramente, ha collegamenti molto stretti con la gestione dei flussi migratori visto che, soprattutto dalle forze di Centrodestra, l’attuazione di blocchi navali nei confronti delle navi su cui viaggiano i migranti è stato identificato come la risposta da dare ai fenomeni migratori di massa. E le divisioni tra le forze politiche di Maggioranza sono affiorate immediatamente: al momento del voto i componenti della Commissione Esteri di Forza Italia non erano presenti e quelli della Lega hanno deciso di astenersi, mentre PD, Leu e Movimento 5 Stelle si sono espressi favorevolmente all’emendamento.

Una mossa, quella delle forze di Centrodestra, che si può anche interpretare come un tentativo di non arrivare allo scontro: una sorta di “non belligeranza“, che evita di arrivare, sin dai primi giorni, a contrapposizioni nette tra forze teoricamente chiamate a sostenere lo stesso Esecutivo. Ma i nodi, prima o poi, sembrano destinati a venire al pettine: proprio ieri il leader leghista Matteo Salvini è infatti tornato a sottolineare la necessità d cambiare strategia sull’accoglienza dei migranti e sugli sbarchi delle navi, anche alla luce dell’inchiesta che vede coinvolta la Mare Jonio e Luca Casarini.

L’emendamento, nel frattempo, è stato approvato con il solo voto contrario di Fratelli d’Italia dalle cui file il Deputato Andrea Delmastro che fa sapere la forza politica guidata da Giorgia Meloni darà battaglia anche in Aula contro un provvedimento che ritiene sbagliato.

 

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