Torino, il Comune ha deciso: ai poveri in strada saranno tolti i cani e gli altri animali da compagnia

A Torino le associazioni di volontariato criticano la decisione di togliere gli animali ai senzatetto che vivono per le strade della città, parlando di accanimento odioso.

Senzatetto animali 4 marzo 2021 leggilo, org
Getty Images/Vincenzo Pinto

Una cattiveria contro i più deboli, così viene definita dagli attivisti la proposta del Comune di togliere gli animali ai senzatetto per le strade di Torino, metropoli piemontese che sta preparando una vera e propria rivoluzione nel regolamento per tenere animali domestici di qualsiasi tipo. La misura è contenuta in un documento di cinquanta pagine che detta le regole per la cura degli animali da compagnia: cani, gatti, uccellini, perfino bestiole meno diffuse come i pipistrelli, passando anche per tutte le razze che vengono contenute in gabbia negli zoo e nei circhi come elefanti e grandi felini. E tra le tante normative che comprendono il divieto di usare fuochi d’artificio che possono uccidere per il crepacuore i cani, c’è anche quella che riguarda i mendicanti che non hanno un posto dove stare. Quegli stessi mendicanti che già in altre occasioni hanno subito sanzioni ingiuste a cui non potevano in alcun modo ribattere.

“È vietato su tutto il territorio del Comune utilizzare qualsiasi specie animale, sia domestica-selvatica-esotica, per la pratica dell’accattonaggio”, si legge nel paragrafo 22 del documento proposto dalla giunta torinese, nello specifico quello dedicato ai cani che sono gli animali più spesso utilizzati dai senzatetto per tenersi compagnia nella loro quotidianità terribile. La legge parla chiaro e non si riferisce soltanto ad animali maltrattati o malnutriti, include qualsiasi animale di proprietà di una persona meno abbiente. Il cane sequestrato verrà tolto al padrone e trasportato in un canile municipale – un trattamento che potrebbe in certi casi essere anche più spiacevole di rimanere con il proprietario dato che molte strutture simili sono sovraffollate – e non c’è modo di evitarlo. Ma gli attivisti che si battono per i diritti dei meno abbienti sono già insorti: “Togliere i cani ai senza tetto che chiedono la carità è una cattiveria inutile, nei confronti di persone sole e molto spesso fragili. Ricordiamoci che abbiamo a che fare con uomini e donne la cui socialità è ridotta zero”, dicono i volontari che con i senzatetto passano anche molte ore al giorno quando portano loro bibite calde e cibo: secondo loro, non si tratta che dell’ennesimo provvedimento volto a portare avanti una guerra “silenziosa” contro i mendicanti che vivono in strada.

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