Benno ha ascoltato la voce registrata della madre morta ed è rimasto indifferente

Benno Neumair, accusato dell’omicidio di sua madre e suo padre, è rimasto impassibile durante l’ascolto di due messaggi vocali. Ecco cosa contenevano.

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Il caso Neumair si arricchisce di dettagli: infatti, l’accusa ha presentato ai magistrati due messaggi, nel tentativo di avvalorare la tesi che ad uccidere i coniugi di Bolzano per poi far sparire nel nulla i cadaveri, ancora non ritrovati dagli investigatori, sia stato Benno, il figlio trentenne della coppia. Quello che si sa finora è che tra la famiglia ed il giovane personal trainer c’erano dei contrasti e che l’alibi del ragazzo – presentato ai Carabinieri quando Benno è andato a denunciare la scomparsa dei parenti – non sarebbe particolarmente solido. I messaggi della signora Neumair, inviati la scorsa estate ad un’amica tramite il social Whatsapp, sono stati presentati come prova in aula durante l’udienza per la convalida dell’arresto di Benno.

Gli inquirenti non hanno naturalmente voluto rendere pubblico il contenuto dei due file audio, registrati da Laura Perselli che è ormai irreperibile da giorni assieme al marito: chi ha potuto ascoltarli però, riferisce che la donna sembrava davvero preoccupata e turbata da qualcosa che aveva a che fare con la situazione familiare. L’accusa ha parlato di “Tono estremamente preoccupato” e di dettagli preoccupanti nei messaggi della signora Neumair: il figlio, seduto in aula e che ribadisce la sua innocenza davanti ai magistrati, è rimasto completamente impassibile di fronte all’ascolto della voce della donna, salvo p dichiararsi: “Molto dispiaciuto” per la situazione di tensione che si era venuta a creare nel suo nucleo familiare. L’indagine prosegue: proprio nel corso dell’udienza di convalida del fermo, il Pm ha chiesto al giudice l’autorizzazione per scavare anche nella memoria degli strumenti multimediali di Benno Neumair, in cerca di messaggi o altre prove del suo coinvolgimento nel caso. Cellulare, computer portatile, tutto verrà messo a disposizione degli investigatori qualora il magistrato dovesse autorizzare il sequestro.

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