10.593 contagi e 541 morti: metà dei casi dovuti alle varianti, Crisanti chiede un altro lockdown

Aumentano i contagi di Covid dovuti a varianti del virus e anche i casi reinfezione. Per il microbiologo Andrea Crisanti ci vuole un altro lockdown.

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Getty Images/ilippo Monteforte

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – da ieri sono saliti di 10.593 unità e portano il totale a 2.485.956. Nelle ultime ventiquattro ore 541 morti che fanno salire le vittime a 86.422 e 19.256 guariti che raggiungono quota 1.917.117. Da ieri 257.034 tamponi.

I casi attualmente positivi scendono a 482.417, – 9213 rispetto a ieri. I ricoverati sono 21.355, -69 mentre nelle terapie intensive 2372 assistiti, – 49 rispetto a ieri.

Covid: aumentano i contagi da varianti, rischiamo il lockdown

Primo caso di variante brasiliana in Italia. E il professor Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova, ha subito lanciato l’allarme. Questa variante, a quanto pare, risponde meno bene al vaccino anti Covid e, dunque, potrebbe compromettere il raggiungimento dell’immunità. Le persone potrebbero reinfettarsi. E, infatti, circa la metà dei nuovi casi di Coronavirus sono collegati alle varianti. In base ad alcuni studi recenti, è emerso gli anticorpi delle persone vaccinate hanno una capacità di bloccare la variante brasiliana del Covid di appena il 30%. Per questo motivo, per lo scienziato, se i casi di variante brasiliana inizieranno a crescere, la soluzione da adottare sarà una e una soltanto: lockdown.

Intervistato dall’Adnkronos, il professor Crisanti ha spiegato: “Se è un caso isolato va bene e rimane tale, ma se si incominciano a vedere più casi e si dovesse vedere che la variante brasiliana è effettivamente resistente al vaccino allora rimane solo un’opzione, ripeto: bloccare tutto per impedire che si diffonda. Significa lockdown duro, non con le zone rosse. Non possiamo permetterci di mandare all’aria il vaccino. Non scherziamo”. Bocciata, dunque, la linea del Ministro della Salute Roberto Speranza di istituire anche le zone rosso scuro.

Le preoccupazioni di Crisanti non sono infondate poiché i contagi continuano ad essere molti anche a causa delle reinfezioni. E le reinfezioni sono legate alle varianti. In Abruzzo il primo caso della variante inglese, secondo gli esperti, risale addirittura a dicembre. In un paesino in provincia di Chieti, su circa 9mila abitanti, una quarantina hanno manifestano questa variante e, sempre nel Chietino, è stata individuata anche un’altra variante del Covid, una variante già nota in Nord Europa. Nelle ultime ore, sempre in Abruzzo, sono stati scoperti tre casi di variante brasiliana. L’immunità di gregge appare sempre più lontana.

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