Sanità in affanno sui vaccini, il Ministero manda a casa 70 persone. Speranza tace

L’Agenas non rinnova il contratto a 70 membri “storici” dell’azienda e di fatto li licenzia in un momento critico per la Sanità italiana. Proteste nella Capitale.

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Getty Images/Andreas Solaro

“E’ una vergogna che in piena pandemia e all’inizio della più grande campagna di vaccinazione di tutti i tempi, si lascino a casa i 70 lavoratori”, denunciano i sindacati Cgil, Cisl e Uil alla notizia che Agenas –  un ente pubblico di rilievo nazionale, che fornisce  supporto tecnico e operativo alle politiche di Governo dei servizi sanitari di Stato e Regioni – non rinnoverà il contratto a 70 lavoratori storici: decine di professionisti dell’azienda – spiegano i sindacalisti – che avrebbero dovuto ricevere un rinnovo del contratto ed una stabilizzazione dopo anni di lavoro precario e si troveranno alla porta. L’agenzia che gestisce la Sanità regionale e si trova, come tutti gli altri dicasteri legati alla salute pubblica, in condizioni di grande necessità di personale ha deciso di lasciare a casa i dipendenti senza un comunicato. Sindacalisti e lavoratori denunciano che ci sarebbero 39 posti vacanti legati nella direzione dell’Ente:  incarichi che contano una retribuzione annua tra i 30.000 e i 40.000 euro. I 70 lavoratori lasciati a casa si sono chiesti come sia possibile che nessuno di loro sia stato ritenuto adeguato.

A detta dei sindacalisti si tratta di una decisione vergognosa e dettata dall’incompetenza: “Non c’è logica organizzativa, né rispetto per le competenze e per il lavoro  qualificato che, anche a dispetto delle condizioni contrattuali, questi lavoratori stanno svolgendo all’interno di una agenzia pubblica strategica”, si legge nel comunicato congiunto dei sindacati. I lavoratori dell’Agenas hanno annunciato uno sciopero il 22 gennaio: i lavoratori incroceranno le braccia come misura estrema verso il mancato rinnovo del contratto ai colleghi.

Da parte di sindacalisti e lavoratori, parte anche un affondo nei confronti del Ministro Roberto Speranza, oggetto di un’interrogazione parlamentare da parte della senatrice di Forza Italia Maria Rizzotti. Il Ministro è accusato di assistere passivamente ad azioni inconcepibili proprio come il mancato rinnovo del contratto ai dipendenti di Agenas – a detta dei sindacalisti – e d’indifferenza per i lavoratori che cercano di arginare la pandemia. Ai microfoni di Fanpage, la senatrice ha giudicato inconcepibile la decisione di licenziare dei professionisti del settore sanitario dopo che è stata varata una Legge di Bilancio proprio per affrontare l’emergenza dei posti di lavoro.

 

 

 

 

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