Vaccino obbligatorio? I politici siano i primi, dice il direttore della Società italiana malattie infettive

Il direttore scientifico della Simit Massimo Andreoni lancia un appello alla classe politica affinché si sottoponga in massa al vaccino anti-Covid: “Credo che sarebbe un bel segnale”. 

Andreoni: "Tutti i politici si facciano vaccinare, sarebbe bel segnale"
Il Premier Giuseppe Conte insieme ai suoi Ministri/Andreas Solaro, Getty Images

Anche Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit – Società italiana di malattie infettive e tropicali – e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, interviene nella discussione pubblica sul comportamento da tenere rispetto ai vaccini contro il Coronavirus, la cui immissione in commercio appare ormai imminente. Le prime dosi dovrebbero essere somministrate, secondo quanto affermato dal Commissario Domenico Arcuri, entro la fine di gennaio, e – in tempi in gran parte del dibattito verte sull’opportunità di imporre come obbligatoria la vaccinazione, con politici e scienziati a far valere le proprie opinioni – Andreoni ha deciso di lanciare un appello: “C’è un sistema che dovrebbe mettere d’accordo tutti, sia coloro che vogliono salvare le vite umane sia chi si preoccupa dell’economia, che è la vaccinazione. Sarebbe un ottimo segnale, di senso civico e responsabilità, che tutti i politici si facessero vaccinare” – ha detto il primario ai microfoni di Agorà, su Rai3.

Secondo lo scienziato, infatti, la classe dirigente del Paese è chiamata, in un momento tanto complesso, a dare il buon esempio alla popolazione. E, anche alla luce della crescente diffidenza che molti nostri concittadini nutrono nei confronti dei trattamenti vaccinali, ritiene che un gesto da parte della politica, che potrebbe decidere di sottoporsi in blocco al vaccino, potrebbe aiutare a sgombrare il campo da dubbi ed equivoci. “Vorrei controllare quante delle persone che ci devono amministrare saranno sottoposte alla vaccinazione e siano decisi a farsi vaccinare. Credo che sarebbe un bel segnale” – ha concluso Andreoni.

D’altra parte manca ormai pochissimo all’arrivo sul mercato dei primi trattamenti. Secondo il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, saranno due i vaccini “validati” entro la fine dell’anno: “Credo che la prossima settimana due vaccini che usano la metodologia dell’Rna virale saranno sottoposti all’approvazione dell’Ema e che potremmo avere i primi due sieri come regalo di Natale“. Sulla base di queste informazioni, Locatelli si dice convinto del fatto che già a partire dalla metà di gennaio potranno iniziare le prime somministrazioni, riservate naturalmente alle categorie più esposte.
Impostazioni privacy