Il Governo brucia il quarto commissario in Calabria e Gino Strada resta a guardare

Si saprà nelle prossime ore se Agostino Miozzo – attuale coordinatore del Comitato tecnico scientifico – avrà accettato l’incarico di commissario per la Sanità in Calabria. La proposta gli è arrivata nella notte dal Premier Giuseppe Conte.

calabria_miozzo 25.11.2020 Leggilo.org
Getty Images/ASHRAF SHAZLY

La situazione in Calabria sta toccando vertici più simili ad una telenovelas che alla realtà. In un solo mese si sono susseguite le dimissioni di Saverio Cotticelli, quelle di Giuseppe Zuccatelli e il repentino dietro front di Eugenio Gaudio. E ora in una sola notte altri due nomi sono andati in fumo. Tutto è cominciato con Cotticelli il quale era stato, in un certo senso, indotto a presentare le sue dimissioni dopo essersi dimostrato del tutto impreparato sul piano anti Covid nella Regione che avrebbe dovuto seguire. Il secondo è stato anch’egli liquidato a causa di alcune sue affermazioni – risalenti ad aprile – circa i metodi di contagio del virus. Infine Gaudio ha lasciato l’incarico dopo un solo giorno in quanto sua moglie non era disposta a trasferirsi a Catanzaro.

Durante l’ultimo Consiglio dei Ministri erano due i nomi sul podio per ricoprire il ruolo di commissario per la Sanità in Calabria: Narciso Mostarda – responsabile della Asl Roma 6 – e Luigi Varratta, ex prefetto di Reggio Calabria. Eppure qualcosa non è andato secondo i piani se il Premier Giuseppe Conte, a notte fonda, si è trovato a dover chiamare Agostino Miozzo – attuale coordinatore del Comitato tecnico scientifico – per chiedergli  di prendere lui in mano le redini della Sanità calabra. Fino all’ultimo il prescelto sembrava essere Mostarda sul cui nome c’era l’accordo del Ministro della salute Roberto Speranza e del Ministero dell’Economia Roberto Gualtieri:  spetterebbe ad essi, infatti, il compito di provvedere a questa nomina. Ma i Cinque Stelle hanno fatto saltare tutte le carte sul tavolo da gioco: Mostarda – secondo i grillini – sarebbe troppo vicino al Partito Democratico. Nel 2007 era stato addirittura assessore a Frosinone per una lista civica di Centrosinistra. E contro il nome di Mostarda – dato già per favorito dai maggiori organi di stampa  nelle scorse ore – si era levata anche la voce del leader della Lega Matteo Salvini che aveva commentato “Preferirei un calabrese rispetto a un dirigente di ingaretti”. Un “nemico comune”, dunque, che vede di nuovo allineati Lega e Cinque Stelle

Dal canto loro i pentastellati – che nei giorni scorsi sembravano puntare il tutto e per tutto su Gino Strada – all’ultimo Consiglio dei Ministri appoggiavano Varratta. Ma i nomi di Mostarda e Varratta non hanno superato la notte: bruciati anche questi. Ora l’unica possibilità sembra essere Miozzo il quale, però,  non ha ancora accettato l’incarico. Comunicherà la sua decisione al Presidente del Consiglio questo pomeriggio. Qualunque sia la sua scelta si auspica che la sua “carriera” di commissario per la Sanità in Calabria sia più longeva del suo predecessore che ha rinunciato all’incarico dopo appena 24 ore. A tal proposito Miozzo ha già, ironicamente, anticipato che a differenza della consorte di Gaudio, sua moglie sarebbe d’accordo a trasferirsi. Nel frattempo il fondatore di Emergency Gino Strada – caldamente supportato anche dal movimento delle Sardine oltre che dai Cinque Stelle e da Matteo Renzi – resta in silenzio a guardare. Forse potrebbe essere lui l’unica possibilità a questo punto.

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