M5S e Renzi innamorati di Gino Strada “Un uomo vero, Conte deve nominarlo subito”

Il Senatore pentastellato Nicola Morra dice di volere a tutti i costi Gino Strada nell’equipe che gestirà l’emergenza Covid. Poche ore dopo, Zuccatelli si dimette.

Gino Strada getty 16 novembre 2020
Getty Images/Ashraf Shazly

Quello del missionario e fondatore di Emergency Gino Strada rischia di diventare un vero e proprio caso di Stato dopo che i membri del Movimento Cinque Stelle – tramite il Senatore Nicola Morra – hanno esternato la loro volontà di averlo a tutti i costi nel team che gestisce l’emergenza Covid nella Regione Calabria. Tutto è cominciato con le dimissioni forzate di Saverio Cotticelli, Commissario Straordinario per l’emergenza che si è reso conto di non aver preparato un piano per la Sanità regionale in diretta televisiva. Al suo posto, è stato nominato l’ex manager di Agenas Giuseppe Zuccatelli, criticato fin dal suo insediamento per aver affermato mesi fa che le mascherine sono inutili e che il contagio per Covid avviene solo tra persone che si baciano. Adesso, tra i nomi che sono stati fatti dallo stesso Premier Giuseppe Conte per sostituire Zuccatelli – qualora le sue dimissioni dovessero essere richieste – spicca quello di Gino Strada: “Potrebbe aiutare la Regione grazie alla sua esperienza”, aveva detto il Presidente del Consiglio scatenando la reazione indignata del Presidente della Regione Nino Spirlì. Ma i Cinque Stelle, adesso, si impongono e chiedono che la partecipazione del missionario all’equipe che gestirà l’emergenza nella Regione – molto colpita dal virus – sia confermata il prima possibile: “Ho fatto sapere che con i colleghi calabresi stiamo valutando tante opzioni e qualora il Decreto Calabria dovesse arrivare in Senato, siamo disposti a non votarlo qualora non dovesse includere nel pacchetto il nome di Gino Strada” – ha affermato il Senatore Morra durante una puntata del programma televisivo “Non è l’arena”, condotto su La7 dal  giornalista Massimo Giletti.

Il Decreto Calabria contiene le nuove misure per la gestione dell’emergenza pandemica all’interno della Regione e avrà una durata biennale.  All’ articolo 7 si legge: “I direttori generali degli enti sanitari nominati dalla Regione successivamente al 3 novembre cessano dalle loro funzioni. Fino alla nomina dei nuovi commissari straordinari, sono esercitati i poteri dei commissari precedentemente nominati”. Quando a Morra viene fatto notare che Zuccatelli è ancora Commissario straordinario, il Senatore replica che per i Cinque Stelle è imprescindibile che Strada faccia almeno parte della sua squadra: “Incluso nel pacchetto significa che Gino Strada deve, a nostro avviso, orientare le politiche della Sanità Pubblica in Calabria per diventare quel faro che proponga quella stessa filosofia che ha sempre portato avanti” I Cinque Stelle dunque, continuano a spingere per la nomina di Strada. Morra aggiunge che questa intenzione è motivata dall’obiettivo di riportare la Sanità Pubblica ad un ruolo centrale, nel rispetto della Sanità Privata: “Si sta lavorando e questo fa paura a tanti perchè sono capaci di trasversalismi”. Nel frattempo, la Calabria è entrata in Zona Rossa a causa dell’aumento esponenziale dei contagi e un intervento del Governo per gestire questa emergenza è quanto mai auspicabile.

Dimissioni di Zuccatelli: strada spianata per Gino Strada

Proprio a poche ore dalle dichiarazioni di Morra, è avvenuto proprio ciò che il Senatore auspicava ovvero, la comunicazione delle dimissioni di Giuseppe Zuccatelli dal suo ruolo di Commissario Straordinario: “Non mi dimetto spontaneamente dall’incarico per il quale sono stato designato, ma se mi sarà chiesto dal ministro della Salute io sono disposto a farlo”, aveva fatto sapere l’ex manager dopo essersi chiuso in un ostinato silenzio stampa in risposta alle numerose critiche ricevute. E nemmeno a farlo a posta, è stato lo stesso Ministro della Salute Roberto Speranza ad invitare con una breve telefonata Zuccatelli a lasciare il suo incarico appena ricevuto. Probabilmente, il malumore dei Cinque Stelle sommato a quello di altri partiti che continuano a tenere in bilico la Maggioranza del Governo, hanno convinto il Ministro ad agire in questo senso.

Tra i partiti che appoggiano la nomina di Gino Strada per il ruolo ora vacante, Italia Viva di Matteo Renzi è in prima linea: “E’ un uomo vero. Un dottore vero. Un italiano vero. Quando l’ho conosciuto mi ha emozionato. Se davvero è disponibile a fare il commissario in Calabria, le istituzioni devono rimediare al pasticcio causato finora in Calabria nominandolo”, ha dichiarato l’ex Presidente del Consiglio. Zuccatelli ha motivato le sue dimissioni con un profondo rispetto per la volontà del Ministro; il Commissario ha confermato i suoi propositi rispettando la promessa fatta e lasciato il ruolo, affermando però di non essere l’unico responsabile del “pasticcio” creato dal Governo in Calabria: “Ho fatto una gaffe ed è giusto che paghi. Spero che chi ha commesso o detto delle idiozie, in passato, faccia la stessa cosa“, dice Zuccatelli al termine del suo cominicato.

La strada per la nomina di Gino Strada, qualora Conte fosse ancora intenzionato a contattarlo, sembra spianata.

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