Giuseppe Conte pensa a Gino Strada per l’emergenza in Calabria

Il presidente Nino Spirlì della Regione Calabria è infuriato con il Governo, reo di aver messo la Sanità del territorio in mano a persone a sua detta inadeguate.

Conte GETTy 12 novembre 2020
Getty Images/John Thys

E’ decisamente scontento il Presidente della Regione Calabria Nino Spirlì e accusa il Governo di Giuseppe Conte di non essere capace di trovare un degno responsabile della Sanità per curare l’emergenza Covid nella regione del sud, molto colpita dai contagi e in grave difficoltà. Spirlì – subentrato al Presidente Jole Santelli che è improvvisamente scomparso per una malattia circa un mese fa – ci ha tenuto a manifestare il suo disappunto per quanto è accaduto con l’ormai ex Commissario straordinario Saverio Cotticelli pochi giorni fa nel corso di un’intervista per la trasmissione “Tagada” sul canale La7: “Sono stato costretto ad intervenire direttamente per gestire l’emergenza mentre il responsabile era occupato a fare del circo in televisione, inventandosi di essere stato drogato”, si sfoga il Presidente.

L’attacco di Spirlì è palesemente rivolto a Cotticelli, responsabile della Sanità calabra che dopo aver fatto una magra figura in televisione – mostrandosi quasi sorpreso nello scoprire che spettava a lui organizzare la difesa regionale contro la seconda ondata – si è presentato in televisione per spiegare la sua versione dei fatti: “Quello non ero io: o mi hanno drogato o ho avuto un malore”, la sua giustificazione. Ma il Presidente facente funzione non è particolarmente soddisfatto nemmeno della persona scelta da Conte per rimpiazzare Cotticelli: “Giuseppe Zuccatelli è la stessa persona che a maggio metteva in dubbio l’obbligo di indossare la mascherina e che affermava che per contrarre il virus bisogna baciarsi con la lingua“, ricorda Spirlì allineandosi con i parlamentari 5 Stelle che hanno già richiesto le dimissioni del nuovo Commissario alla Sanità.

Spirlì su Strada alla Sanità: “Dobbiamo scavare pozzi?”

In queste ore, a detta dello stesso premier Conte, il Governo sta valutando l’inserimento del fondatore di Emergency Gino Strada nell’equipe che gestirà la Sanità in Calabria da ora in avanti: “Ho telefonato a Strada per controllare se fosse disponibile ad occupare una posizione nella squadra che gestisce l’emergenza nella Regione Calabria. Potrebbe essere una valida aggiunta grazie alla sua esperienza”, ha affermato il premier. Ma ancora una volta, Spirlì si oppone. Nella sua intervista, alla domanda: “Cosa ne pensa lei di Strada?”, il Presidente non ha esitato a rispondere: “Ma che cosa ce ne facciamo noi di Gino Strada? Dobbiamo scavare dei pozzi? A noi servono dottori, medici esperti non dei missionari che hanno sempre lavorato in Africa e non sanno nulla della Calabria”.

Per concludere il suo sfogo, Spirlì ha consigliato al Governo di cercare persone qualificate all’interno della Regione: “La Calabria in questo momento ha bisogno di una persona che lavora e vive nella Regione per gestire l’emergenza. Abbiamo medici, professori, gente preparata: mi sono stancato di questo schiavismo che subordina la nostra Sanità a persone inadeguate al ruolo che ricoprono”, conclude il politico. Nel frattempo, dal Governo è arrivata la notizia che la nomina di Zuccatelli è a tutti gli effetti a rischio: “Stiamo valutando la sua posizione dal momento che in passato ha rilasciato delle dichiarazioni estremamente inadatte al ruolo che sta ricoprendo al momento”, fa sapere Sandra Zampa, sottosegretario alla Sanità. A detta del politico, l’unico modo in cui Zuccatelli potrebbe evitare le dimissioni sarebbe recuperare la fiducia dei cittadini calabresi. Ma se queste sono le premesse, potrebbe rivelarsi un arduo compito.

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