“Silvio Berlusconi è l’immoralità, dobbiamo starne alla larga”

L’ex deputato Alessandro Di Battista non usa mezzi termini e attacca molto duramente Forza Italia e i Dem, parlando anche del caso di Domenico Tallini.

Da quando i politici di ogni schieramento hanno iniziato ad esprimersi anche sui social network, non sono mancati gli interventi con toni molto forti, proprio come l’ultimo post di Alessandro Di Battista, ex Deputato pensastellato che è arrivato ad apostrofare il partito Forza Italia in modo molto pesante, affermando che il Partito Democratico dovrebbe riflettere molto attentamente prima di accettare la collaborazione con il partito di Silvio Berlusconi. Nello specifico, i termini usati da Di Battista che ha definito Forza Italia “immorale” sono stati i seguenti: Stare lontano dall’immoralità è un dovere morale perché l’immoralità è come il letame. Si tratta con la pala. Non con il cucchiaino d’argento“.

Il post del politico si riferisce principalmente – ma non solo – al recente scandalo esploso in Calabria, dove il Presidente della commissione regionale Domenico Tallini, appunto, militante nel partito del Cavaliere, è stato indagato con la gravissima accusa di aver collaborato con persone legate alla criminalità organizzata: l’accusa sostiene che Tallini non ha alibi dato che le prove dimostrerebbero che il politico sapeva molto bene con chi stava trattando: E’ la solita Forza Italia. Insomma, nulla di nuovo sul fronte immorale. Nemmeno mi sorprende il fatto che Tallini fosse stato inserito, prima delle ultime elezioni calabresi, nella lista degli impresentabili dalla Commissione antimafia presieduta da Nicola Morra“, commenta Di Battista accusando il partito di aver candidato Tallini ignorando le disposizioni delle autorità.

Tuttavia, l’attacco forse più pesante viene rivolto proprio ai Dem, rei di aver aperto ad una collaborazione che ha suscitato senz’altro smarrimento – un po’ come anche l’apertura, sempre a Forza Italia di un altro rivale storico del partito – in tanti elettori del PD: “Gualtieri addirittura fa un appello a Forza Italia chiedendone i voti in Parlamento. Tendono la mano a FI, parlano di ‘ascoltare le idee dell’opposizione‘. Ma di quali idee stiamo parlando? Del Lodo Alfano? Del legittimo impedimento? Delle leggi ad-personam? Di Ruby, nipote di Mubarak?”, tuona Di Battista esprimendo tutto il suo dissenso verso l’ipotesi di un asse Forza Italia-PD.

Un altro esponente del Movimento Cinque Stelle molto in vista si era comunque già schierato contro l’apertura a FI: si tratta del Ministro degli affari esteri Luigi Di Maio che pochi giorni fa ricordava un episodio occorso durante la formazione del Governo giallo-verde composto allora da pentastellati e leghisti. Di Maio racconta di aver ricevuto una chiamata da Silvio Berlusconi in persona. Cosa il leader di FI dovesse dirgli però è rimasto un mistero perchè il ministro non rispose alla telefonata: “Era così allora, è così oggi”, rimane irremovibile Di Maio. L’ipotesi di un’alleanza tra PD e FI comunque, a dispetto dell’opposizione grillina, rimane in ballo, anche perchè nello schieramento Dem sembra tentare più di un deputato. In più, le ultime vicende che hanno portato ad un allontanamento tra Berlusconi e Salvini potrebbero spingere il Cavaliere ad avvicinarsi ancora di più al partito. Il rischio è che tra Cinque Stelle e PD si formi uno strappo irreparabile.

Domenico Tallini, politico di Forza Italia, Presidente del consiglio regionale della Calabria, è stato arrestato con…

Pubblicato da Alessandro Di Battista su Venerdì 20 novembre 2020

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