Nessuna cancellazione dei debiti, l’Europa ha già fatto moltissimo, dice Christine Lagarde

La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, risponde con un secco rifiuto alla proposta di cancellare i debiti per i Paesi in crisi a causa della pandemia di Covid.

lagarde_debiti_trattati 19.11.20 Leggilo.org
Getty Images/ Hayoung Jeon

A fronte di un’Europa costituita da Paesi messi gravemente in crisi da quast’ondata pandemica di Covid, qualche giorno fa il presidente del Palrmaneto europeo, David Sassoli – intervistato dalla Repubblica – ha proposto la cancellazione dei debiti. Secondo Sassoli, per pemettere agli Stati membri – piegati non solo dal punto di vista sanitario ma anche sotto il profilo economico- l’Europa dovrebbe cancellare i debiti accumulati dai governi per far fronte all’emergenza Coronavirus, riformare i trattati, rivedere il Mes e procedere  nella direzione di Eurobond permanenti. Ma questa proposta sembra non aver suscitato entusiasmi nei vertici Ue. Infatti la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, non ha esitato a manifestare la sua contrarietà. Nel rispondere a una domanda dell’eurodeputato leghista Marco Zanni durante l’audizione alla commissione Econ, Lagarde ha dichiarato: “La mia risposta all’idea di Sassoli di cancellare il debito contratto dai Paesi con la Bce è molto corta: tutto quello che va in quella direzione è contro i trattati e io rispetto i trattati”. Lagarde ha puntualizzato inoltre che  l’articolo 103  proibisce quel tipo di approccio. Contro la proposta di Sassoli di cancellare i debiti contratti a causa del Covid si era pronunciato il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti che , precedendo Lagarde, aveva dichiarato: “Non è il tempo di proposte rispettabili ma estemporanee sulla cancellazione del debito. Io ascolto le opinioni di tutti, ma se ricominciamo a chi la spara più grossa, la vedo dura”.

Secondo la numero uno della Bce l’Europa ha già fatto – e continua a fare – moltissimo per i Paesi duramente colpiti dal virus: “C’è stata una risposta pronta e forte alla prima ondata di pandemia che ha colpito le economie dell’area dell’euro. Abbiamo messo in campo misure che hanno avuto molto successo nello stabilizzare i mercati finanziari e nel sostenere l’attività economica, contribuendo così a compensare l’impatto al ribasso della pandemia sul percorso previsto dell’inflazione”. Ma le risorse potrebbero non bastare. Il Premier Giuseppe Conte, proprio qualche giorno fa, ha ammesso che servono sostegni più sostanziosi e prolungati per le attività maggiormente colpite dalle misure restrittive necessarie a contenere la diffusione del virus. Senza contare che senza turisti e con eventuali chiusure prolungare anche durante il periodo natalizio, l’Italia avrà una perdita pari ad almeno 110 miliardi di euro. Che fare? Come risollevarsi? Per Lagarde la soluzione sta nel guardare al futuro e puntare su nuovi settori come la digitalizazione e la sostenibilità ambientale: “Gli investimenti pubblici e le riforme, soprattutto se orientati verso sfide a medio e lungo termine come la sostenibilità ambientale e la digitalizzazione, possono costruire un ponte verso una ripresa di successo e inclusiva, per questo il pacchetto Next Generation EU deve diventare operativo senza indugio“.

 

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