Terremoto in Grecia, avvertita una forte scossa pochi minuti fa

Terremoto colpisce la Grecia. Una violenta scossa è stata avvertita pochi minuti fa sia a Samos sia ad Atene.

Mentre l’Italia è in affanno per il Covid e per un secondo – ormai probabile – lockdown, la Grecia viene colpita da un violento terremoto. Secondo quanto comunicato dall’istituto ssismologico geodinamico, il terremoto è di magnitudo 7.0 della scala Richter. La fortissima scossa è stata avvertita alle 11.51 locali – le 12.51 in Italia – a profondità di 10 km.  L’epicentro del terremoto è stato localizzato a 14 km dalla città costiera di Karlovasi, sull’isola di Samos, con ipocentro a 10 km di profondità Ad essere stata colpita l’isola di Samos, vicinissima alla Turchia. Infatti, da quanto dichiarato dal Ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu,a Smirne a Seferihisar, sulla costa egea della Turchia, sono crollati almeno 6 edifici Al momento della scossa, per la paura i cittadini di Samos si sono immediatamente riversati nelle strade e nelle piazze.

Covid e povertà

E questa sembra essere la punta dell’iceberg delle miserie in cui purtroopo versa la Grecia da tempo. Soltanto poche ore fa il Governo greco ha annunciato un secondo lockdown per le regioni di Salonicco, Larissa e Rodopi. Saranno vietati gli assembramenti non solo in pubblico ma anche in privato e gli spostamenti tra i vari distretti. Ieri la penisola ellenica ha registrato ben 1547 nuovi casi di Covid: il numero più alto dall’ inizio della pandemia. Dalla fine di febbraio ad oggi la Grecia conta 615 vittime: numeri certamente inferiori rispetto a quelli del resto d’Europa ma che non devono comunque essere sottovalutati. Qualche giorno fa è emersa la positività al Covid anche del  Ministro dell’Istruzione Niki Kerameos e di suo marito i quali si sono messi in isolamento.

E l’impatto del Covid sulla Grecia è anche economico. Uno dei simboli del Paese, i periptera – i piccoli chioschi che in Grecia vendono birra, sigarette e giornali nelle piazze – è a rischio estinzione. I periptera sono nati nel lontano 1911 e da allora hanno sempre rappresentato una parte integrante del paesaggio ellenico nonché il cuore della vita sociale e un punto di attrazione per il turismo. Molti  erano già falliti durante la crisi finanziaria che ha devastato il paese tra il 2010 e il 2018 e ora – con i nuovi lockdown – si prevede che verranno decimati. Dalla fine di settembre – a causa del picco di casi di Coronavirus – il Governo greco, al fine di evitare assembramenti nelle piazze, ha  ordinato la chiusura dei chioschi da mezzanotte alle 5:00 del mattino provocando, quindi, ingenti perdite ai proprietari che erano soliti stare aperti e vendere bibite, alcolici e sigarette per tutta la notte. Ma la situazione è peggiorata anche durante il giorno. Perché nelle ore diurne i clienti abituali sono  quelli che lavorano negli uffici ma ora la maggir parte lavora da casa in modalità smart working. A ciò si aggiunge il dramma – comune alla Grecia e all’Italia – della mancanza di turisti stranieri: secondo i dati forniti dalla Banca di Grecia, durante il primo semestre dell’anno, il numero di arrivi stranieri nel Paese è diminuito di oltre il 70%.

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