Esce dalla porta di casa perché è fuggito il cane: le forze dell’ordine lo denunciano alla Procura

Un ex candidato alle regionali in Liguria, sostenuto dal Partito Democratico e dal Movimento Cinque Stelle, è stato recentemente segnalato alla Procura per aver violato la quarantena.

 

Dopo il chirurgo di Aosta che rischia una condanna per aver violato la quarantena per andare in ospedale a operare una donna in fin di vita, ora arriva il consigliere regionale segnalato alla Procura per aver anch’egli violato la quarantena fiduciaria. Si tratta di Ferruccio Sansa consigliere regionale in Liguria nonché ex candidato alla presidenza con il sostegno di PD e Movimento Cinque Stelle. Sansa ha raccontato lui stesso la sua disavventura in un post sul suo profilo Facebook. Da quanto spiegato dal consigliere egli avrebbe violato l’obbligo d’isolamento domiciliare per andare a recuperare il suo cagnolino che si era allontanato da casa e siccome era notte temeva che con il buio la bestiola non riuscisse a ritrovare casa. L’ex candidato ha raccontato di essere in isolamento da quando suo figlio è risultato positivo al virus. Ha anzi precisato di aver scelto spontaneamente di restare chiuso in casa ancor prima di conoscere l’esito del tampone. Ma un imprevisto lo ha costretto a non rispettare l’obbligo:  “Qualche sera fa  a mezzanotte il cane  manifesta inequivocabili esigenze fisiologiche. Lo accompagno nell’aiuola di casa. Il cane, che non era informato della quarantena, scappa perché casa nostra non ha un cancello”.

Sansa ha spiegato che, pur non essendo nessuno presente in strada a quell’ora, per prudenza ha comunque indossato la mascherina Ffp2, è appena uscito sulla porta di casa e ha recuperato il cagnolino. “Nel buio si avvicinano due persone, mi mostrano il distintivo della Polizia e mi dicono che stanno compiendo un sopralluogo per prevenire furti nelle case. Racconto che non so niente di furti: da noi non sono venuti, siamo sempre in casa perché mio figlio è positivo al Covid… Anzi, per sicurezza mi stia lontano“. E’ stato lui, in poche parole, a far presente agli agenti della sua condizione d’isolamento, senza che nessuno glielo avesse chiesto. E’ stato lui, per non compromettere la salute dei poliziotti a di loro di mantenere il distanziamento sociale. Ma il suo gesto di onestà non è servito a fargli evitare una segnalazione alla Procura di Genova. Infatti ieri all’ex aspirante governatore è arrivata la telefonata per informarlo che è stato segnalato per violazione della quarantena: “Sulla porta di casa, senza che mi sia stato chiesto nulla. Sono il primo caso di persona che si autodenuncia nella storia del Covid. E poi dicono che lo Stato non funziona”.

 

Già qualche giorno fa Sansa aveva raccontato – sempre su Facebook – le vicessitudini sue e della sua famiglia a causa del Coronavirus. Il consigliere e giornalista ligure aveva spiegato che, dopo aver scoperto la positività del figlio al Covid, lui e la moglie erano rimasti basiti dall’atteggiamento della Asl la quale li aveva, per così dire, abbandonati a se stessi senza fornire alcuna indicazione su come comportarsi né si era adoperata per un tracciamento immediato dei contatti del ragazzo: “Vi promettono che tracciano i contatti dei malati. Balle. Vi raccontano che useranno Immuni: fantascienza. Vi dicono che vi seguiranno mentre siete malati a casa: aspetta e spera”.

 

 

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