Sassari, bambino lasciato senza matita in aula: “E’ vietato passarsi gli oggetti”

Un episodio incredibile avvenuto in una scuola di Sassari dove, per le normative contro il Covid, un bambino di dieci anni ha dovuto passare ore in classe senza nemmeno una matita per scrivere.

Scuola (GETTY) 10 settembre 2020

La dura sequela di provvedimenti contro il Covid che sta facendo registrare in queste ore un’impennata di casi non fa sconti a nessuno, nemmeno ad un bambino di dieci anni che è stato lasciato senza il materiale per prendere appunti a scuola per cinque ore. E successo due giorni fa a Sassari, in una scuola elementare – riferisce Huff Post – dove uno dei piccoli studenti che frequenta un istituto locale si è presentato in aula per seguire le lezioni, come tutte le mattine: appena raggiunto il suo posto in aula però, il piccolo si è reso conto – come sarà capitato a chiunque almeno una volta nella vita – di aver scordato di mettere nello zaino qualcosa di molto importante, ovvero l’astuccio. A causa delle norme anti Covid, nessuno ha fornito al bamino una semplice matita per poter scrivere durante la lezione. Troppo pericoloso, stando alle nuove regole applicate per impedire che le scuole possano trasformarsi in un pericoloso focolaio di nuovi contagi, anche un semplice scambio di oggetti.

Infatti, le norme vietano tassativamente lo scambio di materiale tra studenti ma anche tra uno studente ed un insegnante – riferisce TGCom24 – al punto che c’è chi ha ritenuto la decisione di lasciare il bimbo di appena dieci anni per cinque ore senza fare nulla mentre i suoi compagni seguivano la lezione un esempio perfetto dell’applicazione delle norme: “La maestra ha fatto quello che doveva per seguire alla lettera le indicazioni”, ha detto il genitore di un compagno di classe del bambino che altro non ha potuto fare che trascorrere l’intera lezione al banco senza fare assolutamente nulla. Nessuno ha pensato ad una soluzione più flessibile come ad esempio sanificare con il gel per le mani una matita per poi lasciarla tenere al bambino, evitando quindi il pericolo di uno scambio di oggetti non igenizzati.

Tra le tante norme applicate a scuola per limitare la diffusione del Coronavirus, quella del divieto per studenti e insegnanti di scambiarsi oggetti è – a giudicare da vari episodi occorsi nel paese – una di quelle che sta causando il maggiore disagio per chi deve trascorrere intere ore in classe: il caso di Sassari infatti non è il primo episodio analogo e probabilmente non sarà l’ultimo. A Muggia in provincia di Trieste, la stessa situazione si è presentata in una scuola primaria, dove un bambino di sette anni ha scordato l’astuccio e si è trovato a trascorrere con le mani in mano ben otto ore di lezione. La madre del bambino, in quell’occasione, aveva protestato puntando il dito contro gli insegnanti: “Hanno applicato alla lettera queste misure stingenti, impedendogli anche di farsi dare la matita di riserva dei compagni, per limitare lo scambio di oggetti ed il contatto tra i bambini”, le sue parole. Episodi che evidenziano una piccola parte delle difficoltà incontrate da studenti e insegnanti in un rientro a scuola estremamente complicato, caratterizzato da controlli molto severi per limitare la diffusione di una grave pandemia anche tra i più piccoli.

Manfredi Falcetta

Fonte: Huffington Post, TGCom24

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