Maria De Filippi si racconta: “la vita è fatta anche di scelte semplici e lineari”

Maria De Filippi ha voglia di raccontarsi, e lo fa in una intervista a Vanity Fair, in cui ha parlato della sua vita, della sua infanzia ma anche del suo lavoro, rivelando alcuni aspetti sconosciuti del suo modo di affrontare il lavoro

Ha molta voglia di raccontarsi l’apprezzatissima conduttrice di Canale 5. In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, Maria De Filippi ha parlato di sé e si è lasciata sfuggire anche alcuni retroscena sulla nuova edizione di Temptation Island, il reality che racconta la storia, il destino e i sentimenti di sei coppie non sposate chiuse per cinque settimane in un villaggio. “Sono una perfezionista”, dice la conduttrice, che se la prende molto con sé quando non riesce a capire l’ospite che deve intervistare. “Vivo la cosa come un fallimento”, ha confessato. Per questo una delle punte di diamante di Canale 5 studia molto le persone prima di andare in onda, cercando di leggere tra le righe la loro vera natura. “Parlo con le persone, mi arrovello e lascio che i dubbi si facciano strada e mi portino a soluzioni migliori”. Non si accontenta di poco De Filippi, che dice di cercare “persone reali” nelle storie che porta in televisione. Con un sentimento che vada al di là del programma. Per De Filippi non importa se queste persone sono molto lontane da lei. “La distanza arricchisse, sostiene. Ti fa guardare alle vicende umane in modo diverso”.

Con le vicende umane la conduttrice ha a che fare quotidianamente, e svolge il suo lavoro in modo egregio, che potrebbe sembrare a molti ricercato, mentre invece tante cose sono avvenute in modo naturale. Come la scelta di presentare Uomini e Donne seduta sugli scalini. Non c’era nessun copione, ma tutto, racconta De Filippi, “si é svolto sempre molto più liberamente e casualmente di quanto non si possa immaginare da fuori”. La conduttrice sa che molti potrebbero pensare che dietro a certe scelte “ci sia chissà quale obiettivo”. E invece no. “All’inizio ero in piedi. Le registrazioni diventano quattro, sessantaquattro minuti netti per quattro e semplicemente non ce la facevo più a stare in piedi. Mi sono seduta sugli scalini, nessuno ha eccepito e sono rimasta lì”. A volte le scelte sono realmente più semplici e lineari di quanto non si possa immaginare.

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