Sardegna, i migranti salgono sul tetto e protestano: “Dateci le sigarette”

Alcuni migranti ospiti del centro di accoglienza Monastir in Sardegna hanno sollevato proteste perché volevano le sigarette.

 

Sembra non trovare pace una delle isole più belle d’Italia, la splendida Sardegna. Dopo le polemiche legate ai tanti casi positivi riscontrati tra i dipendenti del Billionaire, il locale dell’imprenditore Flavio Briatore – anch’egli positivo al virus – l’attenzione torna a concentrarsi sull’emergenza migranti. Questa mattina – riporta l’Unione Sarda – un gruppetto di migranti ospiti del centro di accoglienza Monastir, sono saliti sul tetto della struttura per protestare. L’oggetto della polemica era la distribuzione delle sigarette. La consegna dei pacchetti era in corso ma non erano ancora stati distribuiti a tutti. Così cinque/sei migranti sono saliti sul tetto del Monastir al grido di “dateci le sigarette“. Ma le tensioni dentro la struttura adibita alla quarantena non si limitano a questo episodio. Negli ultimi giorni  la situazione si è fatta molto pesante in quanto non vi è alcuna divisione tra gli ospiti positivi al Covid e quelli negativi che condividiono gli spazi. E i migranti negativi, per paura di venir a loro volta contagiati, stanno diventando sempre più insofferenti verso questa situazione di assenza di sicurezza sanitaria. Domenica scorsa, nel corso di una rissa, un algerino è stato ferito con un’arma da taglio.

Solo pochi giorni fa – riporta l’Ansa – sempre all’interno del Monastir alcuni migranti  sono arrivati anche a lanciare oggetti contro gli agenti di Polizia che sono dovuti intervenire per sedare l’ennesima rissa. In quel caso un gruppo di migranti negativi al Covid ha aggredito il gruppo dei positivi e il tutto è ben presto degenerato in insulti e botte. Il segretario provinciale di Polizia, Marco Grandi, ha lanciato un appello al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese affinché intevenga al più presto per predisporre il trasferimento dei migranti con il Covid.

Samanta Airoldi

Fonte: Unione Sarda, Ansa

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