Nessuno decide sui migranti tranne me, Conte impugna l’ordinanza di Musumeci

Scontro aperto tra il premier Giuseppe Conte ed il governatore della Sicilia Nello Musmeci: il governo impugna l’ordinanza.

 

Quella che sembrava una sterile provocazione – almeno secondo gli esponenti di alcuni partiti come Sinistra Italiana – rischia di degenerare in una vera e propria battaglia legale tra il premier Giuseppe Conte ed il governatore della regione Sicilia Nello Musmeci che si rifiuta di tornare sui suoi passi e si dice pronto anche ad andare in tribunale per difendere le sue ragioni in merito alla sua ultima, discussa decisione: La Repubblica riferisce che il presidente del consiglio ha scelto di impugnare l’ordinanza del governatore, ritenuta illegittima in quanto non di sua competenza, presso il Tar dell’isola. La notifica del provvedimento è già arrivata al politico di “Diventerà Bellissima” che non ha intenzione di ritrattare la sua ordinanza con cui ha ordinato alcuni giorni fa lo sgombero immediato di tutti gli hotspot siculi che ospitano migranti, motivando la sua decisione con il rischio sanitario che corrono le persone coinvolte nell’emergenza sanitaria e con l’indifferenza del Viminale che non avrebbe prestato sufficiente attenzione alle sue ripetute proteste per la situazione – ricorda Il Giornale.

Alla base della risposta legale del premier Giuseppe Conte all’ordinanza di Musmeci, la seguente motivazione, notificata anche in una comunicazione ufficiale dei sindacati dei prefetti Ap e Sinpref che si sono rifiutati tassativamente di riconoscere come valida l’ordinanza del governatore e di sgomberare gli hotspot nel giro di 24 ore: “Il provvedimento del governatore della regione Sicilia suscita perplessità in quanto la gestione degli hotspot è sotto competenza del Viminale e con esso vanno discussi i provvedimenti in merito alla situazione dei migranti ospitati nei centri siculi”. Il comunicato si conclude con un invito ad una maggiore collaborazione tra governo e Regione che consenta di risolvere la situazione al più presto. Dal canto suo, il Viminale ha diffuso i numeri dei migranti trasferiti dalla Sicilia verso altre regioni: circa 4.000 più altri 850 che, dicono i portavoce del ministero dell’interno, partiranno nelle prossime ore.

Tuttavia, Musmeci non intende mollare il colpo: immediata la sua replica alla decisione di Conte di impugnare la sua ordinanza. In una conferenza, il governatore ha usato parole molto dure verso i prefetti e il governo: “Se il personale amministrativo a cui ho notificato la mia ordinanza non agisce, dovrò ricorrere ai mezzi legali. Si tratta di una grave omissione nei confronti di un provvedimento amministrativo”. Musmeci – che si dice molto stanco e stremato dalla situazione – “Se Conte intende impugnare la mia ordinanza, andremo in tribunale e vedremo chi sarà a far valere le sue ragioni. Altrimenti, se il Viminale decide di venire incontro alle nostre richieste di risolvere la situazione drammatica che si è creata sull’isola, siamo disposti a tornare sui nostri passi. Basta temporeggiare”. Il politico ha quindi concluso il suo discorso con un pesante sfogo, affermando che oltre a mettere in pericolo l’isola per un’eventuale risalita dei contagi, l’operato del Viminale ha lasciato centinaia di profughi in condizioni inumane: “Intendo lasciarmi alle spalle questo capitolo vergognoso della storia siciliana ed italiana. Il trattamento riservato ai migranti, ammassati negli hotspot, non rispetta la loro umanità”.

Fonte: La Repubblica, Il Giornale

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