Coronavirus, se i casi salgono un secondo Lockdown potrebbe diventare inevitabile

Il professor Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico che affianca il Governo per l’emergenza Coronavirus, stima altamente probabile un secondo lockdown.

I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi attualmente positivi sono 16.014, +654 rispetto a ieri. Nelle ultime ventiquattro ore 6 morti che portano il totale a 35.418. Il numero complessivo dei dimessi e dei guariti sale a 204.686 registrando un incremento di 180 unità rispetto a ieri. I pazienti ricoverati salgono a 883, +17 da ieri mentre nelle terapie intensive 68 assistiti, + 2 da ieri. Ad oggi il totale delle persone che ha contratto il virus in Italia è 256.118, +845 rispetto a ieri.

Miozzo: il secondo lockdown potrebbe essere inevitabile

Ieri i nuovi casi di Covid – sul totale – sono stati oltre 600 e nuovi casi positivi oltre 200: i numeri fanno preoccupare. Queste cifre ci riportano con il pensiero ai terribili mesi trascorsi tra febbraio e maggio. E il timore di tutti è quello che il Governo possa decidere per un secondo Lockdown il quale potrebbe comportare un’ulteriore danno per milioni di imprese e attività commerciali e ristorative. Nuovi interminabili giornate rinchiusi in casa e nuovi disoccupati insomma. Sull’argomento è intervenuto il professor Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico che affianca il Governo per l’emergenza Covid. Miozzo – intervistato dal Corriere della Sera pochi giorni prima di Ferragosto – ha lasciato trasparire una concreta possibilità di un nuovo lockdown. “Tra i nuovi contagiati c’è una quota alta di persone che hanno fatto vacanze nel pieno disprezzo delle regole minime. Bisogna rendersi conto che senza le misure di protezione si rischia il ritorno al lockdown. Mi preoccupa il senso di onnipotenza dei giovani, se continua così nuove restrizioni saranno inevitabili”. Miozzo – in linea con quanto recentemente dichiarato dal premier Giuseppe Conte – afferma che il Comitato Tecnico scientifico era restio a far riaprire le discoteche in quanto è difficile ballare mantenendo almeno i due metri di distanza necessari: “Quando ci hanno chiesto di concedere spazi di divertimento musicale abbiamo posto come condizione che ci fossero controlli severi. ma dubito sinceramente che si vada a ballare restando a due metri di distanza”

E, infatti, a pochi giorni dalle parole di Miozzo è arrivata una nuova stretta sulla movida. Il giorno dopo Ferragosto il Governo ha emanato un’ordinanza che ha fatto nuovamente chiudere le discoteche e imposto di nuovo l’utilizzo delle mascherine anche all’aperto – in tutta Italia – ma solo tra le ore 18 e le ore 6. Decisione che ha sollevato proteste da parte dei tanti gestori di locali notturni tra cui il famoso imprenditore Flavio Briatore, costretto a chiudere ante tempo il Billionaire, rinomato locale di sua proprietà in Costa Smeralda. Ma nelle ultime ore lo stesso professor Miozzo – ai microfoni di Rainews – è parso meno pessimista e ha sostenuto che, nella peggiore delle ipotesi, ci saranno chiusure diversificate: “In questo momento, nella peggiore delle ipotesi, potrebbero verificarsi dei lockdown molto localizzati. Smettiamo la suggestione per cui si potrebbe tornare al lockdown nazionale: è decisamente improbabile vista la condizione attuale del nostro Paese”.

Samanta Airoldi

Fonte: Corriere della Sera, Rainews, Ministero della Salute

 

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