Il ministro Azzolina: “Per la scuola ho fatto miracoli”. Ma si farà lezione nei musei

Il Ministro dell’istruzione Lucia Azzolina si dice soddisfatta del suo operato nonostante le forti critiche ricevute.

Azzolina scuola 13/08/2020

La riapertura delle scuole si avvicina sempre di più ed il ministro dell’istruzione pentastellato Lucia Azzolina, intervistata in proposito, ha difeso il suo operato per la scuola sostenendo di aver fatto passi da gigante in questi mesi. Fortemente criticata dall’opposizione che la ritiene responsabile di non aver ancora formulato un piano preciso per il rientro a scuola di milioni di studenti che avverrà il 14 settembre – salvo una grave risalita nei contagi. Il ministro ha risposto ai suoi detrattori in un’intervista. Come prima cosa, il ministro Azzolina ci ha tenuto a smentire chi afferma che per il rientro a scuola non ci sono strutture ne personale – riferisce Il Corriere della Sera: “Assumeremo a tempo indeterminato 97.000 persone tra docenti e personale di sostegno. I soldi che arriveranno nel corso del mese saranno determinanti”. Secondo l’opposizione del governo Conte però, le strutture che la Azzolina afferma di aver ampliato e riqualificato non sono ancora sufficienti: sarebbero 20.000 le aule mancanti per ospitare gli oltre otto milioni di studenti che torneranno in aula il 14 settembre: “La mancanza di aule non è un problema ingestibile: possiamo fare lezione nei musei e nelle pinacoteche dopo averle appositamente attrezzate”, ha risposto il ministro. Le affermazioni della Azzolina fanno seguito alle recenti dichiarazioni, sullo stesso tema rilasciate a La Stampa: “Questo tema della mancanza di aule non è nuovo né ci deve scandalizzare il fatto che si studino soluzioni alternative, come i bed&breakfast. Ho sempre detto fin dal primo momento in cui abbiamo affrontato l’emergenza Covid che ci sarebbe stato un problema di spazi. Quando devi far rientrare a scuola a settembre 8 milioni di studenti, garantendo il distanziamento di 1 metro, è chiaro che si pone la necessità di adeguare gli spazi“.

Il ministro Azzolina ha recentemente pubblicato sul suo profilo Twitter le indicazioni per il rientro a scuola degli studenti: riguardo la necessità di indossare la mascherina, il ministro grillino ha dichiarato: “Nessun paese in Europa ha fatto quello che stiamo facendo noi: ci saranno 11 milioni di mascherine. Gli studenti dovranno indossarle quando sono in movimento ma potranno abbassarle al banco”. Per quanto concerne l’ipotesi di dotare i banchi di schermi in plexiglass che era stata criticata aspramente dal centro-destra, il politico ha smentito tutto: “Sono fantasie dei miei detrattori. Parlano proprio i rappresentanti di partiti che hanno tagliato 8 miliardi di euro alla scuola”.

Per finire, il ministro continua a difendere la sua campagna per la modernizzazione delle aule che include l’adozione di banchi con le rotelle, un’idea che non ha esattamente entusiasmato tutti i dirigenti scolastici coinvolti nel progetto: “Ad ottobre arriveranno 2,4 milioni di banchi a rotelle. Questo non significa che non ci occuperemo di altre questioni pressanti come i presidi sanitari a cui gli insegnanti possono rivolgersi”. L’ottimismo del ministro cozza con le numerose critiche ricevute: durante l’emergenza, un milione e 600.000 famiglie non hanno potuto accedere alla didattica a distanza. Ciononostante, la Azzolina esclude tassativamente che eventuali ritardi nel rientro a scuola nello sciagurato caso di una seconda ondata di contagi potrebbero rappresentare una vera e propria Caporetto per il governo Conte: “Ci siamo impegnati duramente per riaprire le scuole in sicurezza: sono sforzi congiunti effettuati con tutta la squadra di governo. Il nostro operato è stato eccellente”, dice il ministro.

Fonte: Il Corriere della Sera,  Lucia Azzolina Twitter

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