I migranti fuggono dai centri ma in Liguria i turisti in spiaggia vengono sorvegliati dai militari armati

A Ventimiglia i militari, con tanto di mitra, sorvegliano le spiagge e controllano che i bagnanti rispettino tutte le misure di sicurezza anti Covid.

Il settore del turismo è stato uno dei più danneggiati dall’emergenza Covid. Un po’ perché gli spostamenti verso l’Italia sono limitati e il Ministro della Salute Roberto Speranza ha recentemente firmato un’ordinanza che vieta l’ingresso a chi proviene da ben 13 Paesi. Molti italiani, economicamente messi in ginocchio dai tre mesi di lockdown, non possono permettersi di andare in vacanza e il bonus vacanza promosso dal Governo viene accettato in poche strutture ricettive. E, tra tutte, la regione più penalizzata è la Liguria. Se negli scorsi anni la riviera ligure era la meta preferita da lombardi e piemontesi per i weekend, la chiusura del tratto ferroviario Milano-Genova e la situazione delle autostrade, ha giocato un tiro mancino alla Regione di Giovanni Toti. E i turisti che, nonostante tutto, sono riusciti a raggiungere la Liguria hanno dovuto fare i conti con una sorpresa: i militari in spiaggia. E’ quanto accade a Ventimiglia – spiega Il Giornale – dove il 32esimo Reggimento di Fanteria della Brigata Taurinense è stato impiegato per sorvegliare le spiagge e controllare, con tanto di mitra, che i bagnanti rispettino le regole di distanziamento sociale. A commentare il fatto è intervenuta Sonia Viale, vicepresidente della Regione Liguria: “Lasciano interdetti le immagini delle nostre spiagge associate alla presenza dei militari armati. In città abbiamo altri gravi problemi, tra cui la situazione legata all’immigrazione”.

Dopo la riapertura dei confini tra le Regioni e con l’estero, infatti – riferisce la Repubblica – i migranti hanno ricominciato a riversarsi a decine ogni giorno verso Ventimiglia accampandosi addirittura sulle spiagge della località. Nell’ultima città ligure al confine con la Francia ci sono almeno sei valichi per provare ad espatriare. E, per quanto giusto sorvegliare che tutti – anche i turisti – rispettino scrupolosamente le norme di sicurezza anti Covid – anche i migranti potrebbero rappresentare un fattore di rischio. Proprio nelle scorse ore 184 migranti – in obbligo di quarantena – erano fuggiti dal Cara di Pian del Lago a Caltanisetta. Per fortuna 125 sono già stati rintracciati e riportati nella struttura.

Samanta Airoldi

Fonte: Il Giornale, Repubblica

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