Scendono i contagi ma l’economia è in profondo rosso. E agli italiani non interessa il bonus vacanze

Il bonus vacanze pensato dal Governo per rilanciare l’economia del Paese e permettere agli italiani di andare in ferie si sta rivelando un flop: pochissimi gli hotel che lo accettano.

I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi attualmente positivi scendono a 15.255, -308 rispetto a ieri. Il numero complessivo dei morti è 34.788, + 21 rispetto a ieri, mentre il totale dei dimessi e dei guariti sale a 190.717 registrando un incremento di 469 unità. I ricoverati in totale sono 1025 con un calo di ben 65 persone, mentre nelle terapie intensive 87 assistiti, -6 pazienti da ieri. Il numero complessivo dei tamponi eseguiti sale a 5.445.476, +55.366 rispetto a ieri. Ad oggi, in Italia, il numero totale delle persone che ha contratto il virus è 240.760, +187 rispetto a ieri.

Il Covid è in ritirata ma il Paese non riparte

Mentre i casi continuano a scendere e le terapie intensive chiudono, dal punto di vista economico il Paese fa fatica a ripartire. Per permettere agli italiani di andare in ferie e, al contempo, aiutare gli hotel e le strutture ricettive ad affrontare l’estate 2020 dopo i mesi di lockdown, il Governo ha pensato ad un bonus: il bonus vacanza. Si tratta – spiega Fanpage – di un incentivo inserito nel Decreto Rilancio che varia a seconda del numero di componenti della famiglia e può raggiungere il valore massimo di 500 euro per famiglie di almeno 3 persone. E’ spendibile  in un’unica struttura in Italia e in una sola soluzione. Sarà rimborsato all’albergatore sotto forma di credito d’imposta. E’ partito oggi ma, già sul nascere, si sta rivelando un flop infatti molti hotel hanno preferito non aderire all’iniziativa. Le motivazioni degli albergatori sono diverse: alcuni hanno bisogno di liquidità immediata dopo mesi di fermo e, dunque, non possono permettersi di accettare bonus; altri lo accettano ma solo per soggiorni piuttosto lunghi e, quindi, solo per importi alti. A Roma, ad esempio, solo 35 alberghi su quasi mille hanno aderito; a Napoli appena 11 su 135; a Milano 2 su 400. Dal sito Italyhotel emerge che sulle 27.371 strutture di Federalberghi, quelle aderenti sono – per ora – 1145: meno del 4,2%.

Ma che non sarebbe stato un gran successo lo si era intuito già dal fatto che, in un recente sondaggio riportato da Adnkronos, solo il 21% degli italiani si era dichiarato propenso ad utilizzarlo: 2 connazionali su 10 in pratica, per lo più giovani e con voglia di spostarsi. Tra i principali motivi di indecisione degli italiani la poca chiarezza sulle modalità di richiesta e il fatto che, per ottenerlo, almeno un componente della famiglia deve avere un’identità digitale Spid o la carta d’identità elettronica. Un po’ difficile pensare che una coppia di pensionati risponda a questi requisiti. Senza contare che molte famiglie con bambini  piccoli o anziani, soliti trascorrere le vacanze al mare, potrebbero essere stati scoraggiati anche dalle nuove regole per gli stabilimenti balneari tra cui il divieto di effettuare la respirazione bocca a bocca.

Fonte: Fanpage, Adnkronos, Ministero della Salute

 

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