Il Coronavirus abbatte il turismo: l’estate peggiore degli ultimi vent’anni

Il Coronavirus avrà pesanti ripercussioni anche sul settore del turismo : si prevedono 12,8 milioni di viaggiatori e 56 milioni di pernottamenti in meno rispetto al 2019. 

L’estate del 2020 potrebbe essere diversa da qualsiasi precedente, differenziandosi per un calo vertiginoso in termini di turismo: previsti 12,8 milioni di viaggiatori e 56 milioni di pernottamenti in meno rispetto all’estate 2019, come riporta Agi. Una retromarcia che cancella più di 3,2 miliardi di euro di fatturato in Italia. Il 52% di questi per le attività extra alberghiere – flessione del -23,7% – e il 48% per il comparto alberghiero – flessione del -28,7%. A renderlo noto è uno studio operato da CST Firenze per Assoturismo Confesercenti che ha intervistato un campione di 2.118 imprenditori della ricettività. A determinare questa decrescita sarà, soprattutto, il calo di visitatori stranieri che equivalgono a più della metà delle perdite. E, parallelamente a un decremento della domanda, si prevede corrisponderà anche un calo dell’offerta: ben 23mila le strutture che non apriranno, di cui 3mila appartenenti al settore alberghiero. Tutto ciò, si stima, non potrà che influire negativamente sullo stato occupazionale degli italiani e già ad oggi sono oltre 82mila gli addetti turistici rimasti senza occupazione.

Come già per le perdite delle industrie, anche nel caso del settore turistico ci troviamo di fronte ad un ribasso senza precedenti. La causa principale di questa situazione, secondo il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè è da imputare a una comunicazione mediatica che – a suo dire – è stata ben più letale del virus stesso. Come riferisce l’ Ansa,  il danno più grave provocato dal Covid  è l’isteria . Occorrerebbe, dunque, prendere provvedimenti forti per immettere liquidità nel sistema per dare un po’ di ossigeno alle imprese del settore. Inoltre Patanè sottolinea l’importanza di agire a livello governativo affinché decadano tutti quei blocchi che limitano la circolazione da e per dall’Italia.

Ed è proprio in questo contesto di difficoltà e considerato il peso del turismo nell’economia italiana, che il Governo ha deciso di fornire un’incentivo. Come riporta il Fatto Quotidiano si tratta di un’agevolazione sfruttabile solo in un’unica struttura in Italia e che permetterebbe alle persone di viaggiare nonostante i mesi di fermo dal lavoro. Unico requisito per entrare in possesso dell’agevolazione è l’Isee, che non deve superare i 40mila euro annui. Dal 1 luglio al 31 dicembre sarà così possibile chiedere 500 euro per le famiglie composte da almeno 3 persone,  300 per due componenti e 150 per i single.  Il bonus può essere richiesto generando un codice attraverso l’app IO – app dei servizi pubblici – e potrà essere utilizzato per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento del servizio turistico e per il 20% come detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno. Il bonus potrà essere utilizzato in un’unica soluzione.

Tuttavia le misure restrittive previste per le spiagge italiane – tra cui il divieto di effettuare la respirazione bocca a bocca – potrebbero comunque spingere molti, stranieri ma anche italiani, verso mete esotiche.

 

Fonte: Agi, Ansa, Il Fatto quotidiano

Simona Contaldi

 

 

 

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