Migranti, altri 8 sbarchi a Lampedusa: l’accordo di Malta resta sulla carta

Altre otto imbarcazioni sono arrivate a Lampedusa. I ricollocamenti previsti dall’accordo di Malta continuano a non funzionare.

 

Lampedusa continua ad essere meta di sbarchi di migranti che arrivano soprattutto dal Nord Africa. Nelle ultime ore – riferisce La Sicilia – sono state soccorse 116 persone a bordo di otto imbarcazioni. Secondo fonti legate alle ONG, tra la Sicilia e Malta si trovano altre imbarcazioni in difficoltà con a bordo più di un centinaio di persone in tutto. L’hotspot di contrada Imbriacola – riporta Adnkronos – inizia ad essere molto popolato con ben 209 ospiti, 80 dei quali saranno trasferiti altrove. Intanto anche la nave Mare Jonio, anch’essa impegnata nel recupero e soccorso dei migranti, ha salvato 43 persone, trasportandole presso il porto di Augusta: “Erano a bordo di una barca in vetroresina prossima all’affondamento” – ha spiegato un rappresentante della Mediterranea Saving Humans.

La difficile situazione politca in Libia, non fa che aumentare il flusso di profughi che giungono presso le nostre coste.  Ansa riferisce che la guerra civile che dilania Tripoli non fa che peggiorare e nel frattempo le potenze europee e medio orientali si rimbalzano le accuse di sostenere diverse fazioni che combattono per il controllo del Paese. Il Ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha accusato il presidente francese Emmanuel Macron di supportare la presenza russa in Libia per  i suoi interessi pur essendo a capo di un Paese della Nato. Resta per il momento la speranza nell’assistenza dell’Unione Europea per i ricollocamenti dei nuovi arrivati, chiesta a gran voce dal nostro e da altri Paesi particolarmente interessati dagli sbarchi. Ricollocamenti che, in base all’accordo di Malta siglato lo scorso settembre dal capo del Viminale Luciana Lamorgese, sarebbero dovuti essere automatici. Anche la cancelliera Angela Merkel, alla guida per i prossimi sei mesi della Ue, ha segnalato tra i punti più urgenti da trattare, le politiche migratorie. In particolare la cancelliera tedesca ha l’obiettivo di convincere i Paesi di Visegrad ad accogliere la loro quota di profughi.

Fonte: Ansa, Adnkronos, La Sicilia

 

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